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ROMA - Un terzino che gioca come un regista e segna come un centravanti. Mamma mia, quanto Kolarov. Se non l’avete già fatto, precipitatevi a guardare sul web il gol che ha segnato contro l’Irlanda, decisivo per la vittoria e probabilmente per la qualificazione mondiale della Serbia. Un capolavoro di potenza, coordinazione e precisione che arricchisce un inizio di stagione fuori da ogni aspettativa. In senso buono naturalmente. Nessun giocatore europeo del suo ruolo ha cominciato così forte: tre gol tra club e nazionale di appartenenza. Tra l’altro quello di Bergamo con la Roma e quello di Dublino con la Serbia sono valsi tre punti ciascuno.
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SINISA - A Dublino, Kolarov ha superato il maestro Mihajlovic nel numero di gol in Nazionale: 10 a 9. E osservando il futuro sembra destinato a seguire lo stesso tracciato di Mihajlovic: già nel Manchester City nella scorsa stagione aveva giocato molte volte da centrale. Potrebbe succedergli anche con la Roma dalla fine di ottobre in poi, quando Emerson tornerà dal grave infortunio. Un motivo in più per benedirne l’arrivo.
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