Roma, è morto Adnan Al Qaddumi, lo 'sceicco' di Perugia

58 anni, noto come lo Sceicco di Perugia, aveva firmato un accordo preliminare con Pallotta per entrare nella Roma
di Stefano Piccheri
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PERUGIA - È morto Adnan Adel Aref Qaddumi, lo 'sceicco della Roma', l'uomo che qualche tempo fa aveva firmato un preliminare con Pallotta per l'acquisizione di un pacchetto di quote dell'As Roma. Aveva 58 anni, è morto per complicanze sulla sua difficile situazione cardiologica. È successo ieri attorno alle 18, proprio a Perugia, la città dove viveva. Lascia la moglie e due figli, una maschio di professione carabiniere e una femmina, che lavorava con lui. Al Qaddumi lottava da tempo contro un tumore particolarmente cattivo e aveva avuto numerose operazioni chirurgiche al cuore, diventato sempre più sofferente. Si è sentito male in auto, giusto il tempo di chiamare un amico e chiedere aiuto. Quando l'amico è arrivato, lo ha trovato senza vita, proprio nella sua auto. Di famiglia nobile giordana, ma di origini palestinesi, aveva studiato all'Università di Perugia, dove si era trasferito attorno ai ventanni. E dove aveva conosciuto la moglie, un amore mal digerito dalla sua famiglia, come lui stesso raccontava. Questa scelta di sposare una donna italiana e di differente religione gli aveva creato il distacco, mai ricomposto, dal padre, che lo aveva fatto fuori dagli eredi, come Al Qaddumi raccontava spesso.  

LA ROMA - Erano i tempi di Franco Baldini dirigente e Pallotta presidente agli albori. La Roma, dopo accurate due-diligence, aveva addirittura fatto firmare un contratto preliminare ad Al Qaddumi, convinta che lo 'sceicco' sarebbe riuscito a risolvere le complicate dinamiche negli Usa, che gli avrebbero permesso di metter le mani sui fondi di investimento a cui era legata la sua eredità. L'accordo con lo 'sceicco' fu risolto per scadenza dei termini. La mancanza di risposte da parte di Al Qaddumi e la documentazione "fuorviante e parziale" da lui fornita alla Consob, provocarono il fallimento del progetto. Al Qaddumi ricevette dalla Consob stessa una multa di 50 mila euro per non aver risposto adeguatamente alle richieste di chiarimenti sul suo interesse per il club, che influì sull'andamento borsistico dell'As Roma.


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