ROMA - La Roma vanta da sempre uno dei vivai più floridi e competitivi dell’intero panorama calcistico nazionale. La competenza che questa società dimostra di avere, nella ricerca e nella formazione di giovani calciatori, ha condotto, negli anni, a risultati straordinari a livello di settore giovanile; ma, cosa ancor più importante, ha fatto si che tanti ragazzi provenienti dal vivaio, diventassero campioni affermati in prima squadra. Anche in questa stagione la società capitolina non ha esitato a far esordire nella massima serie alcuni tra i suoi giovani più interessanti. L’ultimo esordio in ordine di tempo, dopo quelli di Somma e Verde, ha visto protagonista un giovane centrocampista. Il suo nome è Lorenzo Pellegrini ed è nato a Roma il 19 Giugno del 1996. Pellegrini inizia a giocare a calcio all’età di 5 anni nell’Italcalcio, società sportiva della capitale. Solo tre anni dopo si trasferisce all’ASD Almas Roma1944 dove rimane soltanto una stagione; infatti, dopo essere stato notato dagli attenti osservatori giallorossi, si trasferisce nella società di cui, è già allora, grande tifoso. La sua avventura in giallorosso parte dalla categoria Pulcini e si estende per l'intera trafila delle giovanili giallorosse; la prima vera svolta della sua carriera si registra nella stagione 2010/2011, quando, militando nella categoria Giovanissimi Nazionali, incontra Vincenzo Montella, che, attraverso i suoi consigli tattici, gli da' la possibilità di iniziare a mettere in mostra tutto il suo talento. Nella stagione seguente viene aggregato, sotto età, agli Allievi Nazionali Serie A e B, guidati da Sandro Tovalieri, con i quali disputerà anche la stagione successiva, impiegato spesso anche come difensore centrale.
La vera e propria consacrazione nel vivaio giallorosso arriva, però, sotto la guida di Alberto De Rossi, che, nella passata stagione, gli consegna una maglia da titolare al primo anno di Primavera. Il rendimento di Lorenzo ripaga De Rossi della fiducia: 7 reti in 29 partite. Nella stagione in corso, Pellegrini risulta uno degli elementi cardine della Primavera che stravince il girone C del campionato primavera, arriva in finale di Coppa Italia e in semifinale nel Torneo di Viareggio, sconfitta dall’Inter (sotto un temporale di proporzioni bibliche). Pellegrini ha all’attivo 7 reti in poco più di 30 presenze. Tra le reti segnate quest’anno, quella che più di altre è rimasta scolpita nella mente dei tifosi è stata segnata nei quarti di finale di Youth League, nella partita tra Roma e Manchester City. Pellegrini, con uno splendido destro dalla distanza, ha segnato il 2-0 permettendo alla sua squadra di approdare alle semifinali. Ma la settimana perfetta del centrocampista romanista raggiunge il culmine pochi giorni dopo. E’ il 22 Marzo e la prima squadra è impegnata in una delicatissima trasferta a Cesena. Rudi Garcia, che già in altre occasioni aveva portato in panchina Pellegrini, intorno al 15’ del secondo tempo gli chiede di scaldarsi. Pochi minuti dopo Lorenzo, a soli 18 anni, fa il suo esordio in Serie A con la maglia della squadra della sua città. Cosa si può chiedere di più? Anche la sua esperienza in nazionale è già importante. La prima chiamata arriva lo scorso anno, quando il CT Paolo Vanoni lo convoca in Under 18. Successivamente entra a far parte della nazionale Under 19 del CT Alessandro Pane, che lo fa esordire, sotto età, in un’amichevole contro la Germania giocata a Fermo. Da quel momento in poi la chiamata in nazionale sarà una costante.
Dal punto di vista tecnico, Pellegrini è una mezzala di centrocampo dotata oltre che di grande dinamismo e corsa, anche di un’ottima capacità di controllo palla e di una naturale propensione agli inserimenti offensivi. Queste sue caratteristiche gli permettono di disimpegnarsi egregiamente in entrambe le fasi di gioco, avendo sviluppato, visto anche il suo passato da difensore centrale, un’eccellente capacità di interdizione, senza disdegnare le sortite offensive che, spesso, gli consentono di sfruttare l’ottima capacità di tiro, sia col piede destro (piede naturale) che col sinistro. Deve crescere, invece, nella fase di impostazione, non avendo ancora dimostrato di avere i tempi di gioco necessari ad interpretare il ruolo di regista di centrocampo; ma da questo punto di vista il tempo è dalla sua parte. Per quel che riguarda le caratteristiche fisiche, Pellegrini è dotato di una struttura importante; ma a dispetto dei 185 cm di altezza, possiede grande agilità e facilità di corsa. Dal punto di vista caratteriale, il ragazzo ha un’ottima cultura del lavoro e mostra grande personalità e carattere, tutte doti necessarie a compiere il salto definitivo nel calcio professionistico. La Roma si aspetta molto da questo ragazzo.
Alessandro Aliberti