NAPOLI - «Sembra facile… » come diceva l’omino coi baffi in un carosello un po’ datato, ma sempre attuale. Ripreso (involontariamente) da Arkadiusz Milik, ieri, a commento di quell’opportunità contro il Liverpool grande come un transatlantico, capitatagli fra sinistro e destro giusto allo scoccare del novantesimo. E a guardare le smorfie di paura sui volti dei tifosi dei Reds, va da sé che poteva essere la reale occasione della svolta (assieme però a quella totalmente sprecata da Callejon). Errore madornale o parziale? La questione continua a tenere banco, e non poteva essere diversamente visto che, a tu per tu col provvidenziale Alisson, il Napoli c’era arrivato ben poche volte.
PUNTI DI VISTA - Eppure sussistono attenuanti d’un certo peso a difesa dell’operato del polacco, che spiega tutto il giorno dopo ai microfoni di Polsat Sport, rete televisiva del suo Paese: «Errore mio? Dipende dai punti di vista. Se la prospettiva è quella del divano è una cosa, ma dal campo posso assicurare che è tutt’altra cosa. Volevo evitare d’essere anticipato, sentivo la pressione d’un avversario al mio fianco e ho fatto tutto d’istinto. In certe situazioni non c’è tempo di pensare, ma solo quello di cogliere al volo un'opportunità. Alisson ha accorciato bene e non sono riuscito a superarlo: è un peccato, avrei potuto far gol, ma il calcio è pure questo. Noi tutti potevamo fare di più, solo che il Liverpool ha disputato un’ottima partita nel suo stadio».
Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio