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NAPOLI - «Lorenzo è molto dispiaciuto: tiene moltissimo alla Nazionale. Farà di tutto per riconquistare la fiducia di Conte». Il manager del giocatore del Napoli, Antonio Ottaiano, veicola pensieri e parole alla vigilia di una partita - con il Belgio - che l'attaccante non guarderà neanche dalla panchina. «Sì, e di questo è molto rammaricato: Lorenzo, però, rispetta la decisione del tecnico e continuerà a lavorare per fargli cambiare idea». Sotto quest'aspetto non dovrebbe esserci alcun problema: il campo, diciamola tutta, è l'alleato più fedele del talento di Insigne. «L'esclusione è stata interpretata da più parti come una conseguenza del rientro a Napoli da Coverciano in occasione della precedente convocazione». Per infortunio al ginocchio, alla vigilia delle gare di qualificazione con Azerbaigian e Norvegia. «Ma non avendo elementi in tal senso, perché Lorenzo non ha parlato con il ct, preferisco non commentare le ipotesi».
FAME AZZURRA. L'amarezza di non essere della partita, cioè del gruppo, però resta: «Sarebbe strano il contrario: ripeto, Lorenzo tiene moltissimo alla maglia della Nazionale e farà di tutto per convincere Conte a convocarlo ancora. E poi per convincerlo a portarlo all'Europeo: per lui è un sogno e vuole coronarlo a ogni costo». Passo e chiudo. Magari per sempre con il trend negativo inaugurato dopo il tramonto del Mondiale brasiliano: Insigne, infatti, non gioca un minuto con la Nazionale sin dalla partita persa con la Costa Rica a Recife. Il 20 giugno 2014: un anno e cinque mesi fa, fine epoca Prandelli.
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