ROMA - Per il Napoli e per se stesso: a todo Gonzalo. Higuain, il campione; il principe azzurro del gol, il giustiziere della Lazio e l'assatanato di Champions League: un chiodo fisso, una storia interrotta tra le lacrime di Bilbao e un mal di cabeza da curare già domani. Bumbum e via, poco altro da dire e da fare: toccherà a lui, al Pipita, a secco di reti e di emozioni da cinque partite, guidare la mano della squadra nella scrittura del lieto fine del ciclo di Rafa. Già toccherà principalmente a lui, assetato di grande calcio, spianare al Napoli la strada del futuro: la Champions sarebbe la panacea. E servirebbe anche a tenere lontano il Manchester United, innamorato del Pipita e pronto quantomeno a complicare l'estate del club.
LA PREMIER - E allora, è proprio dalla notizia colorata di rosso, di red United, che comincia il racconto dell'ultima vigilia stagionale di Higuain: lo United, forte della pioggia di sterline piovuta sulla Premier League dopo i nuovi accordi relativi ai diritti televisivi, è pronto a investire un bel po' di milioni in giro per il mondo. Napoli compresa: il Pipita piace molto, da quelle parti, e al di là della stima di Simeone, che all'Atletico Madrid lo vedrebbe molto bene, anche van Gaal ha espresso il suo altissimo gradimento.
L'INCONTRO - La storia, insomma, si ripete: dopo le esperienze già passate con Lavezzi e Cavani, finiti poi entrambi al Psg, anche per Higuain la girandola delle voci di mercato è mossa innanzitutto dal vento d'Oltremanica. Un tifone, in questo caso, perché lo United è una potenza - soprattutto economica - e tra l'altro ha una voglia matta di rimettere il petto in fuori. Cosa accadrà? Beh, innanzitutto domani si giocherà, e poi la prossima settimana il fratello manager dell'attaccante argentino, Nicolas detto Nicola, si siederà con De Laurentiis a chiacchierare. Partendo da una base imprescindibile: nel contratto che lega Higuain al Napoli per altre tre stagioni, come disse il presidente, c'è una clausola rescissoria da circa 100 milioni di euro. E soprattutto, la voglia di cederlo è pari a zero.
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