© Mosca
Inizia aprile, il mese decisivo per le sorti del Napoli. Il mese in cui si farà chiarezza anche sul futuro di Benitez, in scadenza di contratto. Gli ultimi risultati non brillanti in campionato hanno alimentato le discussioni sull'allenatore spagnolo, con i tifosi che si interrogano su quale sia la migliore soluzione per l'anno prossimo. Alla vigilia del rush finale e a prescindere da come si concluderà la stagione, proviamo a individuare i 5 motivi per cui Benitez dovrebbe restare l'allenatore del Napoli.
- Con Rafa si gioca un calcio europeo
Con l'avvento di Benitez è cambiata totalmente la mentalità del Napoli. Reduce da un'esperienza (comunque positiva) fondata su un calcio basato sull'attesa e sulle ripartenze, la squadra adesso va sempre in campo per imporre il suo gioco. Per avere il "controllo" della partita, per fare più possesso palla, per dettare i ritmi, per comandare. Una svolta "europea", che ha portato il Napoli ad essere una delle squadre italiane che "funziona" di più nelle coppe. In tanti sostengono che le sue convinzioni e il suo modulo di gioco non siano adatti al calcio italiano: un po' di duttilità in alcune situazioni potrebbe sicuramente essergli utile, ma quello che potrebbe aiutarlo sicuramente di più è l'innalzamento della qualità della rosa, soprattutto a centrocampo e in difesa.
- Ha appeal sul mercato
Benitez è un allenatore dal carisma e dalla personalità indiscutibili. Valori che gli sono riconosciuti dai giocatori di mezzo mondo, che conoscono bene lo spessore dell'uomo e del professionista. Non è un caso che anche grazie al suo intervento siano arrivati a Napoli giocatori di caratura internazionale da club di primissima fascia: sapere che c'è Benitez in panchina è un fattore che determina anche le scelte dei campioni in sede di mercato. Un elemento chiave per un club che vuole continuare a crescere nei prossimi anni.
- È una garanzia sui rinforzi
La conferma di Benitez in panchina significherebbe che c'è unità di intenti fra società e allenatore e sarebbe garanzia di investimenti per i tifosi. Il presidente De Laurentiis ha sempre ribadito che la sua è una strategia di crescita costante, che punta a consolidare il club fra i migliori del mondo. Benitez sa che a questa squadra mancano ancora diversi elementi per poter lottare per lo scudetto e per poter fare ancora meglio in Europa. Andare avanti insieme porterebbe inevitabilmente il Napoli a migliorarsi ancora di più.
- È un vincente
In poco meno di due anni ha messo già due trofei nella bacheca del Napoli, una Coppa Italia e una Supercoppa. Ha vinto anche due scudetti in Spagna, una Champions League, due Europa League, una Supercoppa Europea, un Mondiale per club, una FA Cup, una Community Shield, un'altra Supercoppa Italiana con l'Inter. Non c'è bisogno di aggiungere niente, è il miglior palmarès fra i tecnici che allenano adesso in Italia.
- Serve continuità al progetto
L'eventuale addio di Benitez potrebbe complicare il progetto di sviluppo e di crescita della squadra. Ci sono delle soluzioni sul mercato per garantire una continuità tattica, ma è ovvio che ogni allenatore ha la sua filosofia, i suoi metodi, i suoi calciatori preferiti. Ripartire con un altro tecnico potrebbe significare cancellare una parte del lavoro svolto finora e ripartire, senza avere la garanzia di recuperare in breve tempo il terreno perduto. E poi un'altra incognita: il nuovo allenatore avrebbe lo stesso appeal con i campioni attualmente nella rosa del Napoli?
© RIPRODUZIONE RISERVATA- Con Rafa si gioca un calcio europeo
Con l'avvento di Benitez è cambiata totalmente la mentalità del Napoli. Reduce da un'esperienza (comunque positiva) fondata su un calcio basato sull'attesa e sulle ripartenze, la squadra adesso va sempre in campo per imporre il suo gioco. Per avere il "controllo" della partita, per fare più possesso palla, per dettare i ritmi, per comandare. Una svolta "europea", che ha portato il Napoli ad essere una delle squadre italiane che "funziona" di più nelle coppe. In tanti sostengono che le sue convinzioni e il suo modulo di gioco non siano adatti al calcio italiano: un po' di duttilità in alcune situazioni potrebbe sicuramente essergli utile, ma quello che potrebbe aiutarlo sicuramente di più è l'innalzamento della qualità della rosa, soprattutto a centrocampo e in difesa.
- Ha appeal sul mercato
Benitez è un allenatore dal carisma e dalla personalità indiscutibili. Valori che gli sono riconosciuti dai giocatori di mezzo mondo, che conoscono bene lo spessore dell'uomo e del professionista. Non è un caso che anche grazie al suo intervento siano arrivati a Napoli giocatori di caratura internazionale da club di primissima fascia: sapere che c'è Benitez in panchina è un fattore che determina anche le scelte dei campioni in sede di mercato. Un elemento chiave per un club che vuole continuare a crescere nei prossimi anni.
- È una garanzia sui rinforzi
La conferma di Benitez in panchina significherebbe che c'è unità di intenti fra società e allenatore e sarebbe garanzia di investimenti per i tifosi. Il presidente De Laurentiis ha sempre ribadito che la sua è una strategia di crescita costante, che punta a consolidare il club fra i migliori del mondo. Benitez sa che a questa squadra mancano ancora diversi elementi per poter lottare per lo scudetto e per poter fare ancora meglio in Europa. Andare avanti insieme porterebbe inevitabilmente il Napoli a migliorarsi ancora di più.
- È un vincente
In poco meno di due anni ha messo già due trofei nella bacheca del Napoli, una Coppa Italia e una Supercoppa. Ha vinto anche due scudetti in Spagna, una Champions League, due Europa League, una Supercoppa Europea, un Mondiale per club, una FA Cup, una Community Shield, un'altra Supercoppa Italiana con l'Inter. Non c'è bisogno di aggiungere niente, è il miglior palmarès fra i tecnici che allenano adesso in Italia.
- Serve continuità al progetto
L'eventuale addio di Benitez potrebbe complicare il progetto di sviluppo e di crescita della squadra. Ci sono delle soluzioni sul mercato per garantire una continuità tattica, ma è ovvio che ogni allenatore ha la sua filosofia, i suoi metodi, i suoi calciatori preferiti. Ripartire con un altro tecnico potrebbe significare cancellare una parte del lavoro svolto finora e ripartire, senza avere la garanzia di recuperare in breve tempo il terreno perduto. E poi un'altra incognita: il nuovo allenatore avrebbe lo stesso appeal con i campioni attualmente nella rosa del Napoli?