Il Pagellone degli "italiani". Irrompe Higuain

Con la rete decisiva contro il Belgio, il Pipita diventa il miglior "italiano" del Mondiale
Alberto Polverosi
6 min

Per chi tifiamo adesso? Uscita l’Italia, non ci restano che gli stranieri della Serie A da seguire con attenzione e passione. Fino alla fine del Mondiale noi li seguiremo con un pagellone che aggiorneremo partita dopo partita.
  
IN SEMIFINALE

1° Higuain (Argentina/Napoli) 7 - Davanti alla Svizzera si era visto solo per un colpo di testa, ma davanti al Belgio esplode e porta la Seleccion alla semifinale. Un gol e una traversa, dopo un dribbling su Kompany. Il suo gol è quello di un vero bomber, di un vero centravanti. Ecco il Pipita.
    
2° Maicon (Brasile/Roma) 6,5 - Finalmente Scolari lo preferisce a Dani Alves e la scelta è giusta. Quando Cuadrado passa sulla sua fascia, si ferma.  
  
3° Biglia (Argentina/Lazio) 6,5 - Il suo quarto di finale è una gara di grande sostanza. E’ prezioso davanti alla difesa e utile per far ripartire il gioco.

4° Klose (Germania/Lazio) 6 - Fa un certo effetto vederlo scattare all’inizio di luglio come fosse un ragazzino, fra Varane e Sakho, dopo una stagione laziale fatta al rallentatore. Il Mondiale stimola...
  
5°Romero (Argentina/Sampdoria) 6 - Non troppo tecnico, ma molto efficace contro la Svizzera. Diverse sbavature contro il Belgio.
  
6° Mustafi (Germania/Sampdoria) 6 - Come Onazi, anche lui è un ragazzo, ma sulla fascia destra, da terzino, gioca con autorevolezza. Va fuori in barella.
  
7° Fernandez (Argentina/Napoli) 6 - Senza problemi, anche per la scarsa pericolosità degli attaccanti svizzeri (Shaqiri escluso). Resta fuori contro il Belgio.
  
Hernanes (Brasile/Inter) sv - Gioca pochi minuti alla fine per tenere palla.
  
Henrique (Brasile/Napoli) sv - Entra nel finale al posto di Neymar per dare un aiuto in fase difensiva.
  
  
AI QUARTI DI FINALE

De Jong (Olanda/Milan) sv - Resta in campo 9' contro il Messico, esce per infortunio.
  

USCITI AI QUARTI DI FINALE


1° Yepes (Colombia/Atalanta) 7,5 - Classe ‘76, ma l’età non gli pesa. E’ fra i più reattivi di fronte alla Celeste ed è fantastico contro il Brasile. Non molla mai e sull’1-0 per la Seleçao segna un gol che gli viene anato per un fuorigioco di millimetri.

2° Pogba 7 (Francia/Juventus) - Dopo aver lasciato il segno in Italia, piazza il suo colpo decisivo anche in Brasile. E’ un suo gol a portare la Francia ai quarti. E prima di quella rete, ci prova con una fantastica mezza rovesciata. Deve arrendersi ai quarti di fronte alla Germania, ma dopo aver dato tutto, proprio tutto.
  
3° Zuniga (Colombia/Napoli) 6,5 - Per come gioca, si capisce quanto sia mancato a Benitez durante tutto l’anno napoletano. Spinge tantissimo sia contro l’Uruguay che contro il Brasile.
  
4° C. Zapata (Colombia/Milan) 6,5 - Sembra un altro rispetto alla stagione milanista. E’ sicuro, preciso, attento e gioca con una personalità raramente vista in campionato.  
 
5° Cuadrado (Colombia/Fiorentina) 6 - Fino ai quarti ha fatto il fenomeno come a Firenze: suo l’assist per il 2-0 di James Rodriguez contro l’Uruguay. Di fronte al Brasile invece sbaglia molte giocate, compreso un contropiede che poteva cambiare la gara della Colombia.
  
6° Mertens (Belgio/Napoli) 6 - Per la difesa Usa non è facile frenare l’esterno del Napoli. E contro l’Argentina entra forse troppo tardi.

7° Guarin (Colombia/Inter) 5,5 - Appena 10' contro l’Uruguay, titolare contro il Brasile ma fa poco davvero, in linea con la sua stagione interista.
  

USCITI AGLI OTTAVI DI FINALE
 
1° Behrami (Svizzera/Napoli) 7 - L’Argentina gli sbatte continuamente addosso. E’ il solito mastino.
  
2° Inler (Svizzera/Napoli) 7 - Mette ordine al gioco della Svizzera, ha sempre buone idee nonostante la grande fatica.

3° Dzemaili (Svizzera/Napoli) 6,5 - Come Pinilla, poteva cambiare il Mondiale, ma il suo colpo di testa è finito sul palo. Bravo, ma senza fortuna.
  
4° Pinilla (Cile/Cagliari) 6,5 - Ricorderà la traversa del Mineirao come l’attimo in cui poteva travolgere non la Seleçao, non il Brasile intero, ma tutto il Mondiale. Entra bene in partita, ma sbaglia uno dei rigori cileni.
  
5° Taider (Algeria/Inter) 6,5 - Dà tutto, ma proprio tutto. Recupera e riparte, come faceva a Bologna: all’Inter lo hanno visto di meno. Quando esce, stremato, l’Algeria perde molto.
  
6° Vidal (Cile/Juventus) 6 - Merita la sufficienza, nonostante una prestazione non certo alla sua altezza, perché un altro, al suo posto, non avrebbe giocato questo Mondiale. E’ un guerriero e lo conferma di fronte al Brasile.
  
7° Lazaros (Grecia/Bologna) 6 - E’ il greco più dotato di qualità e si vede.
  
8° Onazi (Nigeria/Lazio) 6 - Gioca senza timidezza il suo ottavo di finale mondiale, è al fianco di Obi Mikel e lavora sodo per la squadra. Esce per un brutto infortunio e la sua esclusione è un vantaggio per la Francia.
  
9° Isla (Cile/Juventus) 6 - Gioca come nella Juve, con volontà e imprecisione.
   
10° Gonzalez (Uruguay/Lazio) 6 - Lavora per la squadra, ma ha solo mezz’ora a disposizione.
  
11° Torosidis (Grecia/Roma) 6 - Dà battaglia, su e giù sulla fascia, per 120', segno che la condizione è ancora eccellente.
  
12° Ghoulam (Algeria/Napoli) 6 - Non sembra al top della forma, ma non fa mancare il suo contributo.
  
13° Lichtsteiner (Svizzera/Juventus) 5,5 - La sua partita è di sola sofferenza e la sua faccia intrappolata nella rete di Benaglio dopo il gol di Di Maria è l’emblema del Mondiale della Svizzera.
  
14° Hernandez (Uruguay/Palermo) 5,5 - Entra a metà ripresa e ha pochi palloni da sfruttare.
  
15° Caceres (Uruguay/Juventus) 5,5 - Quando incontra Cuadrado, sono dolori.
 


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