ROMA - Mentre, in vista di gennaio, le quotazioni di Fabregas stanno subendo un calo e si stanno alzando quelle di Bazoer dell'Ajax, Badelj, per bocca del suo procuratore, mette fretta al nuovo Milan. «Il club rossonero è la nostra prima opzione» ha affermato Joksimovic a milannews.it, aggiungendo però che «con l'arrivo dei nuovi proprietari, non sappiamo se il mio assistito sia la prima scelta. In caso contrario, ci rivolgeremo ad altri club». Il messaggio è chiaro, e, volendo, dà quasi la sensazione di un ultimatum. Il Diavolo aveva sì corteggiato il centrocampista croato, ma era accaduto la scorsa estate e tutto si era poi arenato davanti alle resistenze della Fiorentina. Da allora, evidentemente, non ci sono stati più contatti. Anche perché, essendo in uscita dopo il closing, Galliani giustamente non si è preoccupato di tenere vivo l'interesse. Nel frattempo, però, né Fassone né Mirabelli, con quest'ultimo spesso in giro per l'Italia - domenica sera era all'Olimpico per Roma- Bologna, seduto in mezzo tra Mancini e Calenda, l'agente di Keita, a proposito del quale probabilmente avrà chiesto gli ultimi aggiornamenti contrattuali - e l'Europa per vedere partite e studiare giocatori, si sono fatti avanti con l'entourage di Badelj.
LE PAROLE DELL'AGENTE DI BADELJ
CONFRONTO NECESSARIO - Significa che non è nella lista dei potenziali obiettivi di gennaio? Di sicuro, il croato rientra tra i desideri di Montella. Tuttavia, la sensazione è che tra i futuri vertici del club rossonero e il tecnico non ci siano ancora stati contatti diretti. Così si procede per binari separati, con il rischio di partire in ritardo nel momento in cui, effettivamente, ci sarà il primo confronto tra le parti. Badelj, insomma, è un esempio. Tra il centrocampista e la Fiorentina sembra che la rottura sia insanabile. E il contratto in scadenza nel 2018 obbliga di fatto ad una partenza anticipata. Il croato vorrebbe raggiungere Montella a Milanello, ma non aspetterà in eterno. Anche perché proprio per ragioni contrattuali il prezzo del suo cartellino non può superare di molto i 10 milioni di euro. Quindi il numero dei pretendenti (o concorrenti) può diventare assai elevato.
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