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ROMA - Il sogno si chiama Cholito. Lotito ci pensa, è tornato a parlarne con Preziosi, vuole portarlo a Formello, non sarà facile, ci proverà. Per tre motivi: deve rinforzare l'attacco e trovare un partner di livello per Immobile, continuerebbe a investire sui giovani di grande prospettiva, sarebbe un nome in grado di alimentare l’entusiasmo e che eserciterebbe un fascino indiscutibile per il popolo biancoceleste e la Nord. Giovanni Simeone è la prima scelta per la Lazio che verrà di Inzaghi, ovviamente in Europa. E potrebbe essere il nome in grado di attutire, se non proprio cancellare, le polemiche inevitabili e il probabile distacco da Keita, ieri 22 anni e grande festa in un locale di Barcellona con il permesso della società.
Dirigenti e tecnico continuano a tutelarlo, cercando di sfruttarne il talento e di usare la diplomazia, ma sul contratto non ci sono avanzamenti, il suo legame rinnovato con l’agente Calenda non lascia presagire (leggendo gli ultimi tweet) possibili ricuciture, il giocatore non ha mai realmente manifestato l’intenzione di restare alla Lazio. A giugno mancherà solo un anno alla scadenza e inevitabilmente finirà sul mercato. Mica facile trattare con Lotito, ma neppure è immaginabile possa chiedere in estate quei 30 milioni che reclamava nello scorso agosto e anche a gennaio. Qualora la Lazio riuscisse nell’impresa di “riacquistare” Keita, Simeone non uscirebbe dai radar. In previsione di una stagione europea e del probabile addio di Djordjevic (anche il serbo è in scadenza 2018) serviranno almeno una o due punte. Il mercato della Lazio si concentrerà sul reparto offensivo, a maggior ragione tenendo conto della possibile svolta tattica: sposare a tempo pieno il 3-5-2 potrebbe dare un indirizzo strategico alle prossime mosse.
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