ROMA - Il principio ispiratore del mercato bianconero, prima ancora che nelle parole di Allegri, è scritto nelle leggi della matematica: dove c’è posto per “n” top player, c’è posto anche per “n+1”, quindi anche per “n+2”. Dove quel “più due”, nell’agosto bianconero, saranno i tasselli giusti per completare il centrocampo, ben oltre la mini emergenza legata al ko di Khedira. C’è una logica alla base di questa strategie di mercato, che non è solo accumulo di giocatori in rosa ma una proiezione dinamica sul futuro, perché una parte di quella che è la Juve di oggi sarà l’ossatura della Juve di domani. [...]
IN GERMANIA - Le piste più importanti conducono in Bundesliga e il primo nome della lista è quello di Mario Götze (23). Un investimento sui 30 milioni di euro, con la tensione palpabile tra il giocatore e Pep Guardiola a giocare decisamente a favore della Juve, se non fosse per l’inserimento dei soliti club inglesi, Arsenal e Manchester United. Julian Draxler (21) ha una quotazione decisamente più abbordabile, eppure lo Schalke 04 ha sparato alto quando la Juve si è fatta avanti, affannandosi a blindare il giocatore con dichiarazioni ufficiali. A 25 milioni la Juve non vuole spingersi, confida nella volontà del giocatore, attirato da una ribalta internazionale di primissimo piano (lo Schalke non può reggere il confronto), ma deve tenere conto, anche per lui, della concorrenza della Premier League. Ilkay Gündogan (24) dal canto suo può essere la sintesi perfetta di vari parametri: come Götze «ha spessore internazionale», per usare le parole dell’ad Beppe Marotta, ha però una valutazione di 20 milioni di euro e, particolare di non poco conto, un contratto che scadrà nel 2017, il che prima o poi metterà il Borussia Dortmund di fronte alla necessità di un rinnovo o di una cessione anticipata per tenere alto il prezzo.
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