TORINO - Stretta sull’esterno basso: Alex Sandro resta in pole, sebbene il Porto gli abbia consegnato la fascia da capitano invogliandolo a rinnovare il contratto in scadenza a giugno, ma preoccupano il costo del cartellino (25 milioni) e le avances di Barcellona e di Manchester City, pronte ad offrirgli un super-ingaggio. Le alternative restano Siqueira, chiuso dal ritorno a Madrid di Filipe Luis, valutato 12 milioni di euro, e, in ascesa, Layvin Kurzawa del Monaco, in verità più caro, visionato ancora una volta martedì dal ds Fabio Paratici in occasione della partita di Champions League con lo Young Boys.
PRIORITA' - La priorità rimane comunque al trequartista. E per Julian Draxler, primo candidato, siamo arrivati alla rissa verbale. Dopo lunedì, il rapporto tra Juventus e Schalke 04 difficilmente sarà lo stesso. Il club campione d'Italia ha un accordo con il giocatore, ma per il club tedesco la trattativa è da considerarsi conclusa. Riavvolgiamo il nastro. Tre giorni fa Beppe Marotta decide di affondare il colpo per il trequartista tanto agognato da Allegri e prova a fare sul serio offrendo 15 milioni di euro più bonus. I Knappen insistono: ne vogliono 30. Nessun problema: normali schermaglie di mercato. L’ad bianconero ne ha vissute tante nella sua carriera. A sorpresa, però, sul profilo twitter del club di Bundesliga appare un comunicato con le parole del ds Heldt: «Abbiamo ricevuto e respinto un’offerta della Juventus per Draxler. Abbiamo avvisato i bianconeri: non abbiamo intenzione di proseguire la trattativa». Immediata la risposta del dirigente juventino: «Draxler è dello Schalke 04: non abbiamo fretta. Nel calciomercato si fanno tante offerte e noi ne abbiamo fatta una importante. Le alternative non mancano». Un botta e risposta destinato a restare nella storia del calciomercato recente. Inutile nasconderlo: la Juve c'è rimasta male. Perché lavare in piazza i panni sporchi piuttosto che in famiglia?
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