Inter-Kovacic, capitolo due

Il club nerazzurro punta il croato che sarebbe perfetto per Spalletti: più soluzioni in mezzo al campo e nessun problema di inserimento
Inter-Kovacic, capitolo due© Getty Images
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ROMA - Un gioco, un indizio o addirittura qualcosa di più? Lo scopriremo presto. Intanto, Ausilio ha tracciato l’identikit del rinforzo ideale per la prossima stagione: «Un giocatore forte, giovane, che può arrivare da un grande club. Ma importanti saranno anche mentalità e professionalità». Beh, congiungendo tutti i puntini, il profilo che sposa tutte queste caratteristiche è quello di Kovacic, che sarebbe un cavallo di ritorno, ma non di quelli tipici che, a fine carriera, scelgono di riabbracciare la piazza dove si sono trovati meglio. No, il croato ha appena compiuto 24 anni ed ha davanti a sé ancora una lunga carriera.

ESSERE PROTAGONISTA - Ecco quella carriera, però, sta meditando di proseguirla altrove e non più al Real Madrid. E’ vero, Kovacic si trova nel più grande e prestigioso club del mondo. A breve potrebbe conquistare la sua terza Champions, ma non può essere trascurato il fatto che le ultime due finali le ha vissute in tribuna o in panchina. Insomma, ora più che mai, avendo già abbondantemente arricchito il suo palmares, la sua ambizione è quella di essere protagonista ad alto livello. E nelle Merengues appare un desiderio difficile da realizzare.

DOPPIO RILANCIO - Ebbene, l’Inter potrebbe essere la squadra giusta per riprendersi la scena. Certo, la condizione fondamentale è che i nerazzurri partecipino alla prossima Champions, altrimenti non se ne farà nulla e non solo per una questione economica, tenuto conto che la valutazione di Kovacic non sarà inferiore a 35-40 milioni. Se l’Europa che conta è una condizione fondamentale per il croato, per il resto l’Inter offre tutto quello che potrebbe desiderare. Vale a dire un ambiente che conosce e che non gli darebbe problemi di ambientamento o integrazione. Per di più, dall’estate 2015, quando lo ha lasciato, il club è cresciuto dal punto di vista delle prospettive. Si punta in alto, insomma. E Kovacic sarebbe un tassello prezioso per migliorare ancora di più il livello qualitativo dell’organico. 

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