Grande Inter e Bayern ko 2-0

Decisiva una doppietta di Eder. Prova sontuosa della difesa, ma grandi anche Joao Mario e Perisic. Sabato match contro il Chelsea.
Grande Inter e Bayern ko 2-0© Inter via Getty Images
dal nostro inviato Andrea Ramazzotti
6 min

Bayern-Inter 0-2
BAYERN MONACO (4-2-3-1): Ulreich (24'st Hoffmann), Rafinha (1'st Friedl), F. Götze, Hummels (1'st Martinez), Alaba; Tolisso (1'st Renato Sanchez), Dorsh; Coman, James Rodriguez (1'st Müller), Ribery (34'st Pantovic), Lewandowski (24'st Wintzheimer). A disp. Fruchtl. All. Ancelotti
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio (39'st Ansaldi), Skriniar (45'st Ranocchia), Miranda (39'st Murillo), Nagatomo (45'st Valietti); Borja Valero (20'st Gagliardini), Kondogbia; Candreva (20'st Biabiany), Joao Mario (10'st Brozovic), Perisic (39'st Pinamonti); Eder (5'st Gabriel Barbosa). A disp. Padelli, Berni, Pissardo, Jovetic, Emmers, Vanheusden, Rivas. All. Spalletti.
ARBITRO: Foo (Singapore); guardalinee: Koh e Buhari; quarto uomo: Letchman.
RETI: 9'pt Eder (I), 30'pt Eder (I)
NOTE: ammonito: F. Götze (B) per gioco falloso; osservati due time out (30'pt, 30'st) recuperi: 3'pt, 3'st; spettatori: 23.338.
  
INVIATO A SINGAPORE - Un’ottima Inter ha centrato la seconda vittoria su due partite nell’International Champions Cup con una grande prestazione contro i campioni di Germania del Bayern. Se la partita di oggi era anche una specie di derby a distanza con il Milan, che aveva sconfitto 4-0 i bavaresi nel test di Shenzhen, i nerazzurri lo hanno perso quanto a numero di gol segnati, ma non come qualità della prestazione. Ad Ancelotti mancavano 8 giocatori, ma la sua formazione è sembrata impacciata e in difficoltà sia contro quella di Montella sia contro quella di Spalletti. Le lacune dei tedeschi in questo inizio di campionato non devono però far passare in secondo piano la prestazione tutta carattere di un’Inter nella quale si vede già il valoro del tecnico ex Roma. In fase difensiva Miranda e Skriniar hanno dominato cancellando il “fantasma” di Lewandowski (mai visto in questa tournée), Kondogbia e Borja Valero hanno tenuto in mezzo, mentre, ben assistiti da Candreva, hanno giganteggiato Eder, Joao Mario e Perisic. Il brasiliano ha deciso il match con una doppietta confermandosi centravanti efficace ed affidabile in assenza di Icardi, il portoghese da trequartista ha fatto capire che può essere la chiave tattica nella squadra, mentre il croato, che evidentemente “doveva” un segnale a Spalletti in questa estate di mercato (il Manchester United non lo ha ancora mollato), ha dominato sulla fascia con giocate di classe e accelerazioni. Sabato c’è l’ultima partita contro il Chelsea, ma un primo importante segnale questa Inter lo ha dato. In attesa degli acquisti i tifosi possono guardare con un po’ meno invidia il Milan dei tanti colpi sul mercato.



DOPPIO EDER - L’Inter ha giocato un primo tempo sontuoso per efficacia, concretezza, corsa e applicazione difensiva. Ha segnato due volte con Eder al termine di altrettanti azioni costruite sulle fasce e concluse dall’italo-brasiliano, sostituto di lusso di un Icardi non ancora al 100%. La prima rete è nata da un bel cross di Candreva sul quale il numero 23 nerazzurro ha anticipato Felix Götze, mentre il 2-0 è stato un “cioccolatino” di Perisic che con un accelerazione delle sue è arrivato a piazzare il cross schiacciato di testa alla spalle di Ulreich da Eder, lasciato solo da Hummels. Nei 45' iniziali il Bayern ha giocato di più (55% il possesso; 2 giorni fa contro il Chelsea a metà incontro era stato del 61') e ha concluso più volte (9-5), ma la formazione di Spalletti è stata più concreta e soprattutto si è difesa con più attenzione dei tedeschi. Molto bene Skriniar, che due volte nell’uno contro uno ha fermato il temuto Ribery, ma anche Miranda è tornato sui livelli dell’Atletico Madrid dopo le difficoltà della scorsa stagione. Impressionante però è stata anche la prova di Joao Mario: già tra i migliori contro il Lione, il portoghese ha sfoderato da trequartista una prova impressionante sia in fase di non possesso che quando aveva il pallone tra i piedi. Anche lui rispetto al 2016-17 sembra un altro calciatore e il merito va a Spalletti che evidentemente in questa prima parte di preparazione ha saputo toccare le corte giuste di diversi componenti del gruppo.

BAYERN-INTER, NUMERI E STATISTICHE

TENUTA NERAZZURRA - A inizio ripresa Ancelotti ha rivoluzionato la squadra con 4 cambi, ma di qualità, e ha inserito tra gli altri Renato Sanchez, Müller e Martinez, ma il Bayern non è riuscito ad alzare il ritmo e ha finito per infrangersi sulla muraglia nerazzurra guidata ancora alla grande da Miranda, ma puntellata dall’intelligenza tattica di Borja Valero, dal sacrificio di Kondogbia, ma soprattutto dei due esterni offensivi e di Joao Mario. Il terzetto di trequartisti ha macinato chilometri, ma soprattutto il portoghese e il croato nelle ripartenze sono stati micidiali. L’ex Sporting ha calciato sul fondo una punizione da buona posizione, Perisic ha sfiorato il 3-0, ma anche Candreva ha chiamato Ulreich alla parata. Anche Spalletti ha visto i suoi a corto di energie e ha gettato nella mischia, oltre a Gabigol per Eder, anche Gagliardini, Brozovic e Biabiany. L’Inter non ha perso la giusta spaziatura tra i reparti e soprattutto non ha pensato solo a difendersi, ma ha anche attaccato tenendo il risultato sul 2-0 fino alla fine.


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