CROTONE - L'esito della partita Napoli-Crotone è stato "condizionato da una direzione quanto meno discutibile". A sostenerlo, in una nota, manifestando la rabbia della società, è l'amministratore delegato del Crotone Gianni Vrenna, il giorno dopo la sconfitta per 3-0 subita dai calabresi a Napoli con due calci di rigore. Vrenna sottolinea come la gara del Crotone sia stata "combattuta come sempre con le armi dell'organizzazione, dell'impegno e della determinazione" e ribadisce che "l'esito, pur considerando la grande differenza dei valori in campo, è stato condizionato da una direzione quanto meno discutibile, nel suo complesso e nel merito delle singole decisioni. Decisioni a mio avviso ingiuste, ma determinanti rispetto al risultato finale. Non è la prima volta, voglio fortemente che sia l'ultima: gli episodi dubbi, sfavorevoli, incomprensibili, a conti fatti, cominciano ad essere troppi e troppo frequenti. E stanno incidendo negativamente sul nostro percorso".
"Nella partita contro il Napoli, squadra di vertice che non necessita di supporti esterni - afferma l'ad del Crotone - il risultato si sblocca solo grazie a un rigore decisamente molto dubbio. Sotto di un gol, fuori casa, contro un top team, evidentemente si è scelto di perseverare con questa linea. Al minuto 8' della ripresa, Rog, già ammonito, interviene pesantemente su Crisetig meritandosi l'espulsione. Che però non arriva. Arriva invece un minuto dopo il giallo per Crisetig, per un fallo di minore entità: una scelta che, a mio avviso, conferma l'assenza di equilibrio nel novero delle decisioni del direttore di gara. Sulla richiesta di spiegazioni il nostro tecnico veniva allontanato. Come se non bastasse l'arbitro si ripete qualche minuto dopo con una seconda decisione contestabile: al 24' presunto contatto tra Dussenne ed Hamsik ed altro rigore dubbio, con il centrocampista del Napoli che, peraltro, partiva da una posizione di fuorigioco".
"La nostra intenzione - conclude Vrenna - è quella di competere correttamente. Chiediamo per questo maggiore equilibrio, pretendiamo maggiore attenzione, esigiamo rispetto. La nostra pazienza è stata già messa pesantemente alla prova: adesso dico basta".