Napoli che vince si cambia, per continuare a farlo: è la legge di Ancelotti, è il mondo capovolto rispetto all'era sarrista, è una squadra che ora mostra la bellezza di tutti i petali della sua rosa. Il colore alla sera del San Paolo lo dona la tecnica di Ounas, la firma all'opera d'arte la mette ancora una volta Insigne: si piega il Sassuolo volitivo di De Zerbi - perché Berardi fuori per un tempo? - e si torna a sei punti dalla vetta con una gestione delle energie da tempo sconosciuta, condizione necessaria per sperare di arrivare in primavera a giocarsi titoli e trofei.
LA DECIMA DI ANCELOTTI - Ormai non sorprende la decima formazione diversa su dieci partite, quanto piuttosto l'assenza di Insigne dai titolari, finora inamovibile. E siccome non c'è neanche Hamsik, Raul Albiol capitano. De Zerbi replica tenendo fuori Berardi e Di Francesco, schierando un 3-4-3 con il doppio regista Locatelli-Magnanelli e Boga-Djuricic a sostegno di Boateng falso centravanti.
LAMPO OUNAS - Ritmi da Premier, una velocità che favorisce gli errori: quello di Ferrari su Zielinski permette al polacco di entrare in area e di concludere - bravo Consigli - mentre quello di Locatelli è letale: Ounas stoppa il pallone, salta Magnani con un pallonetto e di controbalzo spedisce di potenza in rete l'1-0, il suo primo gol in A, dopo soli tre minuti. Dominio azzurro, Mertens ci prova a ripetizione: tre conclusioni prima dello scoccare del quarto d'ora che non si trasformano nel raddoppio per bravura di Consigli e anche per imprecisione del belga, che poi aggiunge anche un tentativo da centrocampo senza esito.
OCCASIONI ZIELINSKI-DJURICIC - Rog fa partire il contropiede rifinito da Verdi, Zielinski si fa ipnotizzare da Consigli in uscita disperata: Verdi ci prova direttamente da calcio d'angolo, la palla quasi accarezza l'incrocio. Alla mezz'ora contatto Hysaj-Marlon in area neroverde, l'arbitro lascia continuare, poi si vede il Sassuolo: Lirola perde il tempo della conclusione dopo aver dribblato Koulibaly in area, poi è Djuricic che impegna Ospina per la prima volta in partita. All'intervallo si arriva con i primi due ammoniti: Locatelli (già graziato su Rog sull'azione di Zielinski) e Diawara.
DENTRO BERARDI E INSIGNE - Bourabia e Berardi dentro per De Zerbi, restano fuori Boga e Locatelli. Malcuit innesca Ounas, bel taglio dell'algerino e destro sul primo palo di poco fuori: è la sua ultima azione, Ancelotti lo richiama tra gli applausi del San Paolo per inserire Insigne e cercare di chiudere una partita che resta pericolosamente aperta. Non è il solo cambio azzurro, dopo qualche minuto entra anche Allan per il già ammonito Diawara: meglio evitare altri casi alla Mario Rui a Torino.
OSPINA LA BLINDA, LORENZO LA CHIUDE - Berardi entra in partita e quasi ci riporta il Sassuolo da solo: prima mette Djuricic solo davanti a Ospina, poi ci prova con il suo sinistro, con il colombiano lucido e attento in entrambi i casi. Babacar per Boateng, Callejon per Verdi, si oltrepassa il 70' e arriva il secondo gol: grande percussione di Hysaj e scarico per Insigne, controllo e destro a giro perfetto che scavalca Consigli e si infila morbido sotto la traversa. Sesto gol in campionato per il talento di Frattamaggiore - secondo solo a Piatek nella classifica marcatori - e 2-0 che non viene scalfito dai successivi tentativi di Berardi e Babacar, fermati ancora da un Ospina in serata Garella. Si chiude con il rosso a Rogerio, il giallo a Koulibaly (il quarto, è già in diffida) e la festa del San Paolo, roccaforte azzurra: cinque vittorie su cinque tra Serie A e Champions.