ROMA - Allegri lo aveva dichiarato e anticipato, nella conferenza stampa della vigilia: da Federico Bernardeschi si aspettava una grande partita e il grande ex non ha deluso le attese del suo tecnico, alla panchina numero 200 con la Juventus: un primo tempo anonimo, un secondo da protagonista con il gol su punizione che ha sbloccato il match mettendolo in discesa per la vittoria numero 10 nelle ultime 11 in A dei campioni d'Italia, tornati in vetta alla classifica in attesa della sfida del San Paolo tra il Napoli e la Lazio. A chiudere i conti, la firma di un Higuain (sesto centro nelle ultime quattro partite, quinto nelle tre di campionato) tornato in maniera abituale ad inserire il suo nome nel tabellino. Fiorentina costretta a piegarsi nonostante la grande partita giocata a livello di intensità e di attenzione dagli uomini di Pioli, che recriminano per il rigore tolto dal VAR sullo 0-0 che avrebbe chiaramente cambiato l'inerzia dell'incontro e per il palo di Gil Dias.
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MARCHISIO TITOLARE. BUFFON FA 500 - Come annunciato, c'è Marchisio a sostituire Matuidi nel 4-3-3 bianconero con Bernardeschi titolare nel tridente. Buffon fa 500 partite con la Juventus (e pensa al clamoroso ritorno in Nazionale), davanti a lui solo Del Piero con 513. Dall'altra parte Pioli mette Benassi in marcatura a uomo su Pjanic con un 4-2-3-1 che punta sul tris di giovani attaccanti Chiesa ('97), Simeone ('96) e Gil Dias ('95). Occhio a Higuain, sempre in gol nelle ultime tre al Franchi, e al Cholito che in carriera ha già all'attivo una doppietta ai campioni d'Italia. Prime schermaglie, un tiro da fuori area di Marchisio - contro i viola il suo primo gol in Serie A - parato da Sportiello e uno di Benassi bloccato da Buffon.
IL VAR ENTRA IN AZIONE: RIGORE? NO, FUORIGIOCO. MA GUIDA? - Al ventesimo minuto l'episodio che potrebbe sbloccare il match: la Juventus perde palla a ridosso della sua area e il cross immediato di Benassi viene deviato da Chiellini con un tocco di braccio netto. Guida assegna il rigore, si aspetta il VAR Fabbri che prima conferma il penalty ma in un secondo momento, quando Veretout è pronto a battere, ferma di nuovo il direttore di gara: viene segnalato un fuorigioco dello stesso Benassi sull'azione che porta al cross, innescato dal precedente tocco di Simeone sul contrasto con Alex Sandro per recuperare la sfera. Il tocco finale che porta il pallone sui piedi di Benassi è però proprio del brasiliano, ma essendo praticamente immediato non viene valutato (sempre dal VAR e dall'AVAR Di Fiore, perché Guida accetta il loro verdetto senza andare a vedere personalmente le immagini) come una giocata che possa cancellare l'offside precedente. Insomma, nulla di fatto tra le proteste del Franchi e la smorfia amara di Pioli.
JUVE FORTUNATA, IL PALO FERMA GIL DIAS - Lichtsteiner per la seconda volta duro su Chiesa: svizzero primo ammonito del match, con un intervento che poteva costargli il rosso se valutato di reazione. La Juve prova a buttare qualche palla in area, ma Astori giganteggia su Chiellini prima e Khedira poi, con quest'ultimo colpo di testa verso Sportiello abbastanza potente: il portiere viola riesce a bloccare ma solo in due tempi. L'intensità viola ha la meglio sulla manovra senza lampi della Juve, e proprio nel finale di tempo la Fiorentina ha l'occasione di sbloccare la partita: Chiesa scatena la sua velocità innescando un contropiede pericolosissimo concluso da Gil Dias con un destro in diagonale che batte Buffon ma che si infrange sul palo interno della porta, tornando poi in braccio al capitano bianconero. E' l'unica grande occasione dei primi 45', che si chiudono con Alex Sandro e Gil Dias ad aggiungersi al taccuino dei "cattivi" di Guida.
BERNARDESCHI, IL GRANDE EX. BUFFON DECISIVO - Si riparte senza cambi e con un Chiesa ancora pericoloso nel mettere in mezzo un suggerimento non colto da Simeone, poi al 12' fa tutto lui, il grande ex della partita: Bernardeschi prima si guadagna una punizione dal limite dell'area e poi la concretizza con un sinistro ad aggirare la barriera, sul quale Sportiello non appare reattivo. Juve in vantaggio, Fiorentina che schiuma rabbia: Allegri cambia dopo un'ora di gioco Lichtsteiner, dentro Barzagli, con l'assalto viola che viene tamponato con qualche difficoltà dagli ospiti che poi ripartono in velocità: ancora Bernardeschi pecca di altruismo quando serve Pjanic invece di concludere ai venti metri. Dentro Douglas Costa per Marchisio e 4-2-3-1 per la Juventus, Thereau rileva Gil Dias nei padroni di casa che vanno a un passo dal pari al 26', quando solo l'uscita con i piedi di Buffon respinge il tocco a botta sicura di Simeone.
4 - Federico Bernardeschi ha segnato quattro gol nelle sei partite in cui è partito titolare in Serie A con la Juventus. Ex. #FiorentinaJuventus
— OptaPaolo (@OptaPaolo) 9 febbraio 2018
LA CHIUDE IL PIPITA: 14 COME MERTENS E DYBALA - Esce Bernardeschi tra i fischi di un Franchi ferito (Bentancur la mossa di Allegri), Pioli tenta il tutto per tutto inserendo anche Eysseric, ma la Juve mette la parola fine alla partita a 4' dal termine: è Chiellini a vestire i panni dell'assistman infilando un corridoio preciso per l'inserimento di Higuain, il Pipita alza la testa e piazza il pallone alle spalle di Sportiello salendo a quota 14 reti in questo campionato, come Dybala e Mertens, sigillando la vittoria che significa nuovo sorpasso al Napoli, in questo testa a testa scudetto che infiamma il campionato.
FIORENTINA-JUVENTUS 0-2: CRONACA, TABELLINO, STATISTICHE