ROMA - Una stoccata di Khedira, il decimo sigillo di Higuain in campionato e la Juventus si lascia alle spalle anche la trasferta in casa del Chievo, continuando la corsa scudetto con il Napoli, ora a due lunghezze di distanza dai bianconeri. Una partita complicata per Allegri, sbloccata dopo un'ora e più di sofferenza e con il Chievo in doppia inferiorità numerica per i rossi a Bastien prima e Cacciatore poi. Soprattutto la seconda espulsione è destinata a far discutere, con il giallo del recupero di 5' segnalato a bordo campo e non fatto giocare da Maresca a farcire un post partita che già si preannunciava bollente.
IL CHIEVO SI BLINDA, LA JUVE NON SFONDA. ROSSO BASTIEN - Prima frazione deludente da parte dei campioni d'Italia: contro un Chievo blindatissimo, ancora scosso dalle cinque sberle prese a Roma dalla Lazio, in 45' la squadra di Allegri riesce a costruire solo un guizzo di Douglas Costa dalla distanza, finito alto, e un paio di conclusioni a firma di Higuain e Khedira, entrambe controllate a terra da Sorrentino. Juventus spenta e senza brio, con un 4-3-3 che difenderà anche bene ma che contro squadre "piccole" limita non poco la produzione offensiva. I veneti dalla loro pensano chiaramente solo a difendersi - convincimento rafforzato anche dai precedenti 0-0 ottenuti al Bentegodi contro Napoli e Roma - e a dare il colpo di grazia a qualsiasi idea di una partita giocata da entrambe le squadre arriva l'incredibile ingenuità di Bastien che riesce a farsi ammonire due volte in due minuti, lasciando i suoi anche con l'uomo in meno per tutta la ripresa.
2 - Per la seconda volta in questa Serie A la Juventus chiude il primo tempo senza concedere nemmeno un tiro agli avversari (l'altra fu contro l'Inter). Supremazia. #ChievoJuve
— OptaPaolo (@OptaPaolo) 27 gennaio 2018
SUBITO BERNARDESCHI E 4-2-3-1 - Durante l'intervallo, fa il giro delle tv e del web l'immagine iconica di Buffon in panchina a bere un thé caldo. Si riparte con Maran che richiama anche l'unica punta Pucciarelli per inserire il ragazzino Depaoli, spostando avanti - si fa per dire - Birsa. Tempo qualche minuto e i padroni di casa devono rinunciare anche a Tomovic, problema all'inguine dopo un intervento su Higuain: dentro Gamberini. Cambia anche Allegri: richiamato Sturaro, spazio a Bernardeschi e al 4-2-3-1 che produce subito la prima azione pericolosa con Mandzukic che sottomisura impegna Sorrentino dopo l'assist di Douglas Costa.
ROSSO A CACCIATORE: ECCO COSA SUCCEDE - Passata l'ora di gioco, altro episodio che farà discutere: nell'unica sortita offensiva, propiziata da un errore di Bernardeschi che libera la corsa di Jaroszynski, Cacciatore arriva a colpire di testa verso Szczesny per poi essere travolto da Asamoah. Il giocatore resta a terra, la Juve continua a giocare fino a quando la palla non esce e Maresca - la cui designazione, essendo il fischietto della sezione di Napoli, aveva già provocato polemiche - fa entrare i soccorsi. Cacciatore si rialza e torna nella sua area a difendere, a quel punto il direttore di gara gli chiede di uscire perché deve essere lui ad autorizzare il suo rientro in campo e il difensore inizia a protestare vivacemente, chiedendo ripetutamente i motivi di questa richiesta all'arbitro. Poi si allontana, sembrando accettare la decisione di Maresca, ma prima di uscire sorride e fa ripetutamente il gesto delle manette lasciandosi alle spalle il direttore di gara, che viene avvertito a distanza e senza pensarci un attimo estrae il rosso diretto. Chievo in nove.
SBLOCCA KHEDIRA, SIGILLA HIGUAIN. GIALLO RECUPERO - L'assedio bianconero a questo punto si fa sempre più serrato e al 67' è Khedira a sfruttare lo scarico di Bernardeschi in area scaricando di potenza il destro alle spalle di Sorrentino. E' il gol che sblocca un match complicato e che fa rilassare gli juventini, convinti di avere la partita in pugno. Ma proprio questo "mollare" crea l'occasione più ghiotta del Chievo, con Radovanovic lanciato in corsa che non conclude di prima e si lascia anticipare da Szczesny, bravissimo ad uscire ben oltre i suoi sedici metri e spazzare. Passato il pericolo, la Juve riprende ad attaccare e trova a ridosso del 90' il colpo di testa vincente di Higuain - fine di un digiuno durato oltre 700 minuti - su cross di Douglas Costa: 2-0 che chiude il match nel vero senso della parola, visto che Maresca decide inspiegabilmente di fischiare la fine pochi secondi dopo lo scadere del tempo regolamentare, nonostante i cinque minuti di recupero segnalati a bordocampo...
CHIEVO-JUVENTUS 0-2: CRONACA, TABELLINO, CLASSIFICA