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ROMA - La Roma suona la nona. Con quella al Ciro Vigorito sono nove vittorie consecutive in trasferta: record assoluto nella storia del club giallorosso. Eguagliato il Milan di Capello del 1992. Il primato assoluto appartiene all'Inter, che nel 2006/07 ha collezionato 11 vittorie fuori casa. Dzeko mette a segno un'altra doppietta, dopo quella con il Verona, e sale a quota 5 gol in 4 gare di campionato.
Il bosniaco ha realizzato 21 reti nelle ultime 21 partite in serie A, e ha segnato a 22 delle 23 squadre affrontate finora: solo con il Frosinone è rimasto a secco.
TUTTO FACILE - Il Benevento prova ad affrontare con più prudenza la Roma, dopo il 6-0 incassato dal Napoli al San Paolo, ma la resistenza dura poco. Tutto facile per i giallorossi, che conquistano la terza vittoria in campionato e salgono a quota 9 con la gara contro la Samp da recuperare. Di Francesco fa cinque cambi rispetto alla partita con il Verona e c'è un esordio tanto atteso: quello del ex capitano del Lione Gonalons, che non delude. Un'ottima prova per il francese che ha dimostrato di aver assimilato i meccanismi chiesti da Di Francesco: la cosa più bella è il lancio in verticale per Bruno Peres in occasione del 2-0.
DZEKO, GOL E PALO - La prima grande occasione è del Benevento: Bruno Peres si fa portare via il pallone e innesca un contropiede pericolosissimo. Coda serve Cataldi che da dentro l'area sfiora il palo con un tiro a giro. Un brivido - l'unico nel primo tempo - sulla schiena di Di Francesco e dei più di 1500 tifosi accorsi dalla Capitale al Ciro Vigorito. La Roma si scuote e mette la gara sui binari giusti con Dzeko che tutto solo nell'area piccola segna un gol facile facile, servito da Kolarov. La Roma sfonda spesso sulla sinistra. Il raddoppio però arriva da destra ed è quasi una fotocopia del primo. Solo che stavolta Lucioni in scivolata anticipa Dzeko e mette la palla nella sua porta. Il bosniaco nel frattempo aveva colpito anche un palo da fuori area.
LA ROMA LA CHIUDE - All'intervallo Di Francesco lascia Under, autore di una prova deludente, negli spogliatoi: al suo posto entra El Shaarawy. Baroni cambia modulo, rinforzando il centrocampo e lasciando Coda unica punta. La Roma però trova subito il tris, ancora con Dzeko che beffa Belec con un preciso tiro a giro da fuori. Il Benevento prova a limitare i danni e ha un paio di occasioni per accorciare, sprecate in malo modo da Coda. La Roma ha un piccolo calo di tensione ma al 74' trova il poker con un altro autogol del Benevento simile a quello di Lucioni: stavolta l'autore è Venuti. All'83' Dzeko colpisce una traversa: sono sei i pali già centrati in questa stagione dalla Roma, che conferma uno sfortunato primato che le appartiene già dalla scorsa stagione (ne ha collezionati 22).
UMORI OPPOSTI - Può sorridere Di Francesco: la Roma conquista sei punti in quattro giorni segnando 7 reti senza incassarne. Alisson ha subito gol solo con l'Inter (3) in questo avvio di campionato. Per il resto tra campionato e Champions, la porta è rimasta sempre inviolata. Il Benevento di Baroni invece ne ha incassati 10 nelle ultime due partite e resta fermo a zero punti in classifica. Nove volte su dieci una squadra che è partita con 5 ko in campionato è poi retrocessa.
© RIPRODUZIONE RISERVATATUTTO FACILE - Il Benevento prova ad affrontare con più prudenza la Roma, dopo il 6-0 incassato dal Napoli al San Paolo, ma la resistenza dura poco. Tutto facile per i giallorossi, che conquistano la terza vittoria in campionato e salgono a quota 9 con la gara contro la Samp da recuperare. Di Francesco fa cinque cambi rispetto alla partita con il Verona e c'è un esordio tanto atteso: quello del ex capitano del Lione Gonalons, che non delude. Un'ottima prova per il francese che ha dimostrato di aver assimilato i meccanismi chiesti da Di Francesco: la cosa più bella è il lancio in verticale per Bruno Peres in occasione del 2-0.
DZEKO, GOL E PALO - La prima grande occasione è del Benevento: Bruno Peres si fa portare via il pallone e innesca un contropiede pericolosissimo. Coda serve Cataldi che da dentro l'area sfiora il palo con un tiro a giro. Un brivido - l'unico nel primo tempo - sulla schiena di Di Francesco e dei più di 1500 tifosi accorsi dalla Capitale al Ciro Vigorito. La Roma si scuote e mette la gara sui binari giusti con Dzeko che tutto solo nell'area piccola segna un gol facile facile, servito da Kolarov. La Roma sfonda spesso sulla sinistra. Il raddoppio però arriva da destra ed è quasi una fotocopia del primo. Solo che stavolta Lucioni in scivolata anticipa Dzeko e mette la palla nella sua porta. Il bosniaco nel frattempo aveva colpito anche un palo da fuori area.
LA ROMA LA CHIUDE - All'intervallo Di Francesco lascia Under, autore di una prova deludente, negli spogliatoi: al suo posto entra El Shaarawy. Baroni cambia modulo, rinforzando il centrocampo e lasciando Coda unica punta. La Roma però trova subito il tris, ancora con Dzeko che beffa Belec con un preciso tiro a giro da fuori. Il Benevento prova a limitare i danni e ha un paio di occasioni per accorciare, sprecate in malo modo da Coda. La Roma ha un piccolo calo di tensione ma al 74' trova il poker con un altro autogol del Benevento simile a quello di Lucioni: stavolta l'autore è Venuti. All'83' Dzeko colpisce una traversa: sono sei i pali già centrati in questa stagione dalla Roma, che conferma uno sfortunato primato che le appartiene già dalla scorsa stagione (ne ha collezionati 22).
UMORI OPPOSTI - Può sorridere Di Francesco: la Roma conquista sei punti in quattro giorni segnando 7 reti senza incassarne. Alisson ha subito gol solo con l'Inter (3) in questo avvio di campionato. Per il resto tra campionato e Champions, la porta è rimasta sempre inviolata. Il Benevento di Baroni invece ne ha incassati 10 nelle ultime due partite e resta fermo a zero punti in classifica. Nove volte su dieci una squadra che è partita con 5 ko in campionato è poi retrocessa.