ROMA - Fabio Capello, domenica sera al San Paolo ci sarà Napoli-Juventus. Che partita si aspetta?
«Mi incuriosisce molto perché si affrontano due belle squadre. Avrei preferito che questo incontro arrivasse in un altro momento perché dopo i viaggi transoceanici di tanti protagonisti, lo spettacolo rischia di essere rovinato. La Juve è fortissima, ma anche il Napoli gioca bene. Può mettere in difficoltà i bianconeri».
Sarri può riaprire la lotta scudetto?
«Non credo. La Juventus è matura e capisce come giocare ogni partita. Ha un vantaggio importante e non si farà recuperare indipendentemente da come finirà domenica».
E’ giusto che, come ha suggerito Sarri, i napoletani accolgano Higuain senza rancore?
«Non solo è giusto, ma è auspicabile. I calciatori sono tutti liberi professionisti che puntano ad arrivare più in alto possibile e a vincere. Conosco bene Gonzalo che ho preso nel Real Madrid quando giovanissimo era in Argentina: so che tipo di ragazzo è e quanto tiene alla sua carriera. Certe scelte i professionisti sono obbligati a farle».
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I tifosi però possono sentirsi traditi.
«I calciatori secondo me l’unica cosa che non dovrebbero mai fare è baciare lo scudetto della nuova squadra perché se poi vai via, come lo spieghi alla gente? Per il resto può capitare di fare un certo tipo di scelte professionali».
Per la Juventus sarà un aprile tosto con il doppio confronto in campionato e in Coppa Italia con il Napoli, ma anche con i quarti di finale di Champions contro il Barcellona. Allegri può eliminare i blaugrana?
«Mi aspetto 180’ molto equilibrati e se mi chiedete le possibilità di passaggio del turno, dico 50 e 50».
E’ giusto dire che il Barça attuale ha più alti e bassi rispetto al passato?
«Il problema di Luis Enrique è il centrocampo. Ha un attacco strepitoso e unico, ma lì in mezzo, con Xavi che non è mai stato rimpiazzato nel modo giusto e Iniesta che è spesso acciaccato, qualcosa manca. Il Real sul mercato ha fatto acquisti di grande livello e soprattutto li ha indovinati, mentre il Barcellona non ha rinforzato la rosa come avrebbe dovuto».
La Liga, dunque, andrà a Zidane?
«Secondo me sì. Commentando le partite per Fox Sports ho notato che il Real è più forte, dispone di una panchina qualitativamente importante e ha un gruppo con diversi giocatori spagnoli che hanno un forte spirito di appartenenza».
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Qual è il punto forte del Barcellona?
«I tre davanti sono formidabili per qualità e inventiva, ma soprattutto perché formano un mix perfetto. Suarez è il centravanti che il Barça cercava da tempo, Neymar è cresciuto tanto e Messi è sempre lo stesso fenomeno. Quel tridente fa davvero paura».
Se c’è una difesa che può fermarlo è quella bianconera formata da Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini, non crede?
«Sarà un esame tosto, ma i difensori della Juve sono campioni. Dovranno stare attenti e soprattutto capire che contro avversari così la partita non è mai finita fino a che l’arbitro non fischia. Il Psg ne sa qualcosa».
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