Trent’anni fa giocavamo una “scommessa” da 13 eventi sull’1, l’X e il 2. Ci proviamo adesso? Ah no, non siete riusciti? Certo, 13 eventi a quota media 2,00 significa giocare una scommessa a quota 8.192: anche con 2 euro superiamo il limite massimo di vincita che è 10.000 euro.
Il Totocalcio non mostrava le quote dei segni e i vincitori si dividevano un Montepremi. Era però una tradizione: il sogno della mega vincita, ma soprattutto la sensazione di poter incidere con i propri ragionamenti. Difficile trovare qualcuno che non potesse raccontare di essersi avvicinato al successo: con un 13 a cinque minuti dalla fine delle partite, con un 12 alla fine del primo tempo. Questa sensazione di poter arrivare al fatidico 13 portava i giocatori a riprovarci ogni qual volta ne avevano l’occasione: pochi però valutavano la differenza matematica oggettiva della probabilità di fare 11 e di fare 13: apparentemente i 2 risultati sono vicini ma in termini di probabilità sono proprio lo scalino più difficile da realizzare. La “Trappola del Totocalcio” è anche la trappola della Scommessa Sportiva e ciò che maggiormente spinge il giocatore a riprovarci: avvicinarsi alla vincita è molto più frequente che vincere veramente.
Non ci credete? Allora provate a giocare 13 eventi cercando di fare “zero”: sbagliarli tutti è complicato come e più di indovinarli tutti. L’esempio del Totocalcio ci aiuta anche a comprendere l’importanza delle tecniche: quando arrivarono I sistemi computerizzati le vincite si abbassarono perchè molte più persone centravano il 12 e il 13. Perché i sistemi computerizzati consentirono a molti più giocatori di vincere? Il sistema fatto con il computer non aiutava minimamente a migliorare l’esito dei propri pronostici: offriva invece una serie di condizionamenti capaci di razionalizzarlo. Allora è possibile migliorare il rendimento delle proprie giocate con la tecnica? Sì, e in questo spazio proveremo a dimostrarlo.