Immobile: «Mondiale e Coppa Italia, voglio tutto»

Il bomber della Lazio parla senza nascondere niente dal ritiro della Nazionale: «Non mollo la classifica cannonieri. Io e Belotti inseparabili. A Strakosha ho chiesto... la formazione. Lazio super con Inzaghi e Peruzzi»
Immobile: «Mondiale e Coppa Italia, voglio tutto»© ANSA
Andrea Santoni
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FIRENZE - L’Italia, Belotti, la qualificazione per Russia 2018, ma anche l’anno del Pescara di Zeman con Immobile e Verratti e soprattutto la Lazio. Ha parlato di tutto, Ciro Immobile, oggi in Aula Magna a Coverciano. Partendo dall’amico Belotti: «Vero, con due bomber con i nostri i numeri il mondiale è un obbligo. E’ giusto, il discorso fila. Le cifre  sono dalla nostra parte. Senza l’aiuto della squadra però non si può andare da nessuna parte. Noi siamo concentrati. E posso dirvi che sono stati due giorni perfetti in questo senso. Io indispensabile questo gruppo? Diciamo che se guardo ai fatti, ho giocate tutte le ultime partite e sono felice di quel che sto fecendo in Nazionale. Naturalmente di questo ringrazio il ct. Il gruppo è cresciuto. Da settembre quando siamo partiti col 3-5-2, con Francia e Israele. Poi i risultati ci hanno dato più consapevolezza; chi non conosceva il mister adesso lo conosce; e tra noi adesso c’è l’intesa di una squadra».
  
CLASSIFICHE - Immobile si sta aiutando da solo, segnando nella Lazio con continuità, occupando la parte alta della classifica dei cannonieri: «Io l’ho vinta in passato, quella classifica, so bene l’emozione, anche se in quella stagione mi bastarono 22 gol (2013/14, col Torino, ndi). Quest’anno ce ne vogliono di più... gli altri corrono non è semplice stare in scia. Ma se non dovessi farcela auguro la vinca Belotti».
  
SUPERCOPPIA - Già, lui e Belotti, molto più che una semplice coppia di attaccanti, davvero nuovi gemelli del gol: «Io e Andrea siamo davvero amici, non è un obbligo perché dobbiamo lottare per il bene comune. Non cè alcuna rivalità tra noi, come con gli altri, Eder, Petagna...Io e il Gallo dividiamo la camera. Facciamo tutto insieme. Se vado a fare la criosauna arriva anche lui vado; tranne che in bagno...siamo indivisibili! Qui come già a Torino: questa intesa era nata lì. Cosa gli ruberei? Il colpo di testa, una vera arma letale».
  
ALBANIA - Dall’amico Belotti al compagno-avversario Strakosha, che esordirà a Palermo difendendo la porta dell’Albania: «L’ho sentito per telefono ieri. Lui a me: “vi daremo filo da torcere”, e io a lui: “ma noi faremo di tutto per battervi”. Poi gli ho chiesto la formazione ma non c’è stato niente da fare. Ci eravamo già punzecchiati in settimana a Formello, anche con Tare. Intanto stiamo studiando l’Albania, una squadra che ha dei valori, ben allenata; non sarà una passeggiata. Il nostro 90% non basterà. Come li affronteremo? Credo che saremo aggressivi, anche negli uomini, poi servirà prudenza. Mi aspetto una spinta da Palermo: è sempre eccezionale giocare lì con la Nazionale».

MERET SFIDA DONNARUMMA
  
ATTENTI A NOI TRE - Quale sia il modulo (4-2-4, 4-3-3, 3-4-3) Verratti, Insigne e Immobile saranno titolari. Un trio nato ai tempi del Pescara di Zeman in B, un anno che Ciro rivendica come decisivo: «Noi tre siamo nati quell’anno, ci ha fatto fare il salto di qualità, ci ha dato fiducia, è bello rigiocare insieme adesso in azzurro. Noi ci sentiamo spesso, anche con gli altri ragazzi di quel gruppo, è rimasto lo stesso spirito di allora. Abbiamo fatto un bel percorso insieme, dalla B a Coverciano».

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LAZIO SUPER - Immobile ha poi spiegato la grande stagione della Lazio: «Non eravamo certo favoriti all’inzio, c’era casino con Bielsa... da quando è arrivato Inzaghi poi è andato tutto a posto. Poi il presidente, Tare e Peruzzi dietro le quinte hanno fatto il resto. Abbiamo lavorato ben in ritiro, io avevo fiducia già allora. Adesso stiamo facendo davvero bene. Più difficile vincere la Coppa Italia o la qualificazione mondiale? Sono obiettivi importanti per me. Io dico che il lavoro paga sempre: ci mancano due step per vincere la Coppa e tante partite per la Russia. Bisogna vincere con la Nazionale e   non sarà semplice; stesso dicasi per la Lazio: dovremo fare un grande derby, dovremo ripetere la prestazione dell’andata. Personalmente sto vivendo un grande momento. Quando sono arrivato a Roma, a inizio anno, a 27 anni, non venivo da un momento semplice. Quello che è successo serviva a me e alla Lazio, che sta facendo un grande campionato. Con cuore e testa umile, so di avere una bella responsabiltà che mi prendo in pieno».
  
VARIE - Il bomber azzurro ha toccato anche altri temi: «Chi mi ha colpito tra i giovani attaccanti? Petagna può crescere, gioca per la squadra, deve migliorare il rapporto partite/gol ma è un ragazzo davvero forte. Anticipare il campionato per favorire la Nazionale? Credo sarebbe giusto: il prossimo sarà un anno importante che porta al mondiale; dunque bisogna mettere tutto a disposizione della Nazionale se questo significa agevolarne il cammino. La Panico ct? Una cosa strana, le auguro in bocca al lupo, sono felice di questa scelta della Federazione. Cosa manca a questa Nazionale? Ci manca Florenzi, lui un po’ pazzerello, spero si riprenda presto e torni».
 


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