Il Napoli sfreccia: tris per la destra

Hysaj valuta di seguire Sarri, per Lainer è dura: ecco le possibili alternative. C’è il pressing sul Psg per Meunier. Pavard, il gol mondiale può costare caro. Spunta anche Janko del Saint Etienne
di Antonio Giordano
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NAPOLI - Un indizio non è certo una prova, ma pure in quest’estate prevenire è sempre meglio di curare, dopo essersi imbestialiti: il mercato è immutabile, con i suoi sospiri, le proprie insidie, le trappole nascoste nel vuoto pneumatico e in un week-end riempito dal niente, le voci aiutano ad orientarsi. La svolta a destra è nell’aria, ma da un bel po’, però intanto tra Red Bull e Salisburgo è rimasta quella forbice apparentemente ricomponibile, tre milioni circa, e che invece resta lì, implacabile, e ha spinto il Napoli a scuotersi; al resto, provvede l’inevitabile mistero che avvolge intorno a Londra, ormai casa-Sarri, potenzialmente anche un’opportunità per Elseid Hysaj, a prescindere dalla clausola.

SI TRATTA - In ordine cronologico e anche gerarchico, Stefan Lainer (26 ad agosto) è il fluidificante o l’esterno basso, chiamatelo come vi pare, destinato ad andare ad occupare, insieme ad Hysaj, la corsia di destra del Napoli che verrà: poi, e succede, qualcosa dev’essersi messo di traverso e in casi del genere, si sa, diventa aritmeticamente una questione di soldi.

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UN BELGA - Ci sono percorsi, del passato, che nostalgicamente si è portati a riattraversare e Thomas Meunier (27 a settembre) ha sempre rappresentato per Giuntoli un rimpianto: ne rimase colpito tre anni fa, in Europa League, con il Bruges, e l’avrebbe voluto, sette milioni circa dell’epoca, se poi non si fosse lanciato con metodi indiscutibilmente più persuasivi il Psg. Ma in questa specie di «marcatura preventiva» per fronteggiare il pericolo-Chelsea, Meunier è riemerso prepotentemente e Antero Henrique, il manager del Psg, è stato «pregato» da Giuntoli di soprassedere per un po’ su qualche eventuale trattativa o magari d’informarlo.

ANCHE BOMBER - L’altro nome, più recente, del quale ieri v’abbiamo raccontato è Benjamin Pavard: ha ventidue anni, gioca nello Stoccarda, sa fare il centrale (bene) e gol straordinari come quello di ieri, nell’ottavo tra Francia e Argentina, prodezza indimenticabile e che rischia d’avere un peso anche nella valutazione. Altrimenti, e sempre in Francia, al Saint Etienne, c’è un giovanotto d’origine del Gambia ma con doppio passaporto, anche svizzero, che si chiama Saidy Janko (23 a ottobre): ma viene dopo, dopo Hysaj, dopo Lainer e, nel caso, dopo Meunier e Pavard... Dopo le prove, insomma.

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