TORINO - Attenta, Juve. Gli occhi del mondo sono su Golovin. La partita inaugurale del Mondiale ha dato soltanto conferme. Della qualità eccelsa del centrocampista russo, migliore in campo contro l'Arabia Saudita e non solo per il gol su punizione e i due assist. Ma anche del timore che proprio una grande prestazione del ragazzo su un palcoscenico così prestigioso potesse attirare nuovi pretendenti e, di conseguenza, fare esplodere la sua valutazione sul mercato. Al Cska Mosca gongolano al pensiero di un'asta internazionale, consapevoli che sarà impossibile resistere e trattenere il talento cresciuto in casa ma che l'addio sarà un reso meno amaro dal grande incasso che si potrà ottenere. Ecco il problema per la Juve. I dirigenti bianconeri ci hanno visto ancora una volta giusto e, come spesso accade, in anticipo rispetto alla concorrenza mettendosi in pole position per un talento pronto ad esplodere sulla scena internazionale. Ma adesso devono fare in fretta e sfruttare la tela già tessuta in tempi non sospetti per arrivare al traguardo, evitando che le attenzioni di nuovi pretendenti possano rendere più complicato e (molto) più costoso l'affare.
INSIDIA - Puntuale, infatti, dopo il grande debutto al Mondiale di giovedì, è entrato in scena il Barcellona. L'ultima insidia in ordine di tempo arriva proprio dai blaugrana, che si sono iscritti alla corsa per Golovin. E si sa quanto pericolosi possono essere il richiamo del Camp Nou e la prospettiva di giocare accanto a Messi, oltre alla potenza economica del Barça. Non solo, sulle tracce di Aleksandr ci sono pure Chelsea, Arsenal, Monaco e Borussia Dormtund, che erano già concorrenti dei bianconeri nelle scorse settimane. I bianconeri puntano quindi a fare in fretta, forti di un principio d'accordo già raggiunto da tempo con il giocatore e il suo entourage. E la volontà del calciatore è fondamentale per avere ragione della concorrenza in trattative che possono complicarsi. Il prossimo passo, quello definitivo per andare a dama, è trovare l'accordo con il Cska.
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