ROMA - Entrambe con la qualificazione in tasca, Russia e Uruguay si sfideranno lunedì allo Sferoide di Samara, ex città-chiusa situata sulla riva destra del Volga nella parte centro-orientale della Russia europea. Il quoziente reti è in favore della squadra di Stanislav Cercesov che con gli otto gol (cinque all’Arabia Saudita e tre all’Egitto) ha messo grano nella botte. Lo sparagnino Uruguay del maestro Óscar Washington Tabarez, 1-0 contro l’Egitto (al 90’ José Giménez) e 1-0 contro l’Arabia Saudita (guizzo del pistolero Luis Suarez), va allo scontro finale del girone A con gli Orsi, tranquillo senza aver dovuto mettere in mostra sinora la Garra Charrúa serbandola per altre occasioni.
Lunedì si deciderà il primo posto del girone con relativo trasferimento a Sochi o per la seconda a Mosca. E qui entra in scena il meteo: anche in Russia il termometro sale in estate. Gli avversari (Spagna, Portogallo o Iran) sono ancora da decidere, ma a Mosca è certo che farà meno caldo di Sochi situata sul Mar Nero. Cercesov e Tabarez giocheranno una bella partita a scacchi utilizzando presumibilmente diverse seconde linee per andare con le pedine migliori fresche al match dentro o fuori degli ottavi. La Russia sinora ha messo in mostra una buona coralità e una certa facilità nell’andare in gol mentre l’Uruguay ha la collaudata coppia d’attacco Cavani-Suarez, una mediana a quattro a far legna con qualche uscita di qualità e la difesa dove all’occorrenza qualche entrata sopra le righe non è da escludere quando c’è in ballo il classico “passi tu o passo io” ai quarti di finale.