ROMA - «Il calcio deve scendere in campo per lo Ius soli». Anche noi sosteniamo l'iniziativa lanciata su Repubblica dal giornalista Gianni Mura sulla rubrica domenicale "Sette giorni di cattivi pensieri". Il calcio scenda in campo per lo Ius soli, nella scia degli atleti afro-americani che si inginocchiano all'inno nazionale per la difesa dei diritti civili.
L'INIZIATIVA - L'associazione "W il calcio" - che organizza il trofeo Arpad Weisz - invita gli azzurri e i giocatori di A a scendere in campo con un simbolo per manifestare a favore dell'approvazione della legge che attribuisce la cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori stranieri. Venerdì prossimo la Nazionale italiana affronterà la Macedonia e in quell'occasione «i calciatori - scrive "W il calcio" - potrebbero indossare al braccio una fascia gialla, bianca o della pace, oppure stendendo uno striscione, o un'altra qualsiasi iniziativa che ne dia visibile testimonianza». Un segnale che darebbe a queste centinaia di migliaia di bambini la conferma che i loro campioni lo sono per davvero, oltre ad essere un bellissimo gesto nei confronti dei tanti compagni di squadra stranieri che giocano nel nostro campionato.