Cartellino Viola Mundial: Krul l'antisportivo

Altro che specialista pararigori, il portiere olandese Krul è specialista in provocazioni e prese in giro degli avversari: la Fifa dovrebbe punirlo
Cartellino Viola Mundial: Krul l'antisportivo
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RIO DE JANEIRO Altro che specialista pararigori. La vera storia di Tim Krul, il portiere mandato in campo dal ct dell’Olanda all’ultimo secondo soltanto per opporsi ai tiri dal dischetto degli avversari costaricensi, è uno specialista in provocazioni e comportamenti antisportivi. C’erano cascati tutti a prima vista. Quel genio di Van Gaal, avevano creduto, avevamo creduto, ne ha combinata un’altra delle sue: è cosi meticolosamente professionista che ha preparato un portiere per la partita normale e uno da impiegare esclusivamente in caso di conclusione ai calci di rigori. Niente affatto. Krul, il portiere di riserva gettato nella mischia al 120’, i rigori non li ha mai saputi parare: è riuscito a respingerne soltanto 2 su 34 in tutta la carriera da professionista. E l’unica volta che con la nazionale olandese Under 20 si era dovuto giocare proprio ai rigori la finale di un torneo importante, naturalmente aveva perso. Ma Krul ha una dote che all’Olanda in quel momento serviva molto di più: quella di saper infastidire gli avversari, di far loro perdere la concentrazione, di mandarli in bestia. In quei pochi minuti ne ha combinate di tutti i colori: andava da ogni tiratore della Costa Rica a dirgli tanto so già da che parte indirizzerai il pallone, te lo paro di sicuro; oppure perdeva tempo; spostava la palla che era sul dischetto; si esibiva sulla linea di porta in passi di danza allo scopo di distrarre gli avversari; li prendeva in giro come poi in conferenza stampa ha preso in giro il ct della Costarica: “Che spasso la sua faccia quando mi ha visto entrare, una scena impagabile”. L’arbitro l’ha lasciato fare. Avrebbe dovuto fermarlo. Avrebbe dovuto almeno ammonirlo. La Fifa ha poi fatto sapere che esaminerà i referti della partita per capire se Krul ha violato le regole del fair play. Ma basterebbe rivedere le immagini di quei minuti per capire subito che sì, le ha violate. Il fair play Krul non sa neppure che cos’è.

Da Rio de Janeiro Gianfranco Teotino


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