Milano, 18 giugno – A poco meno di una settimana dalla partenza dei Mondiali sono 17 le partite disputate e 6 i rigori dati.In media 1 penalty ogni 2.8 partite.
Gli italiani appassionati di scommesse sportive sui Mondiali brasiliani è come se lo avessero previsto: il 60% di loro ha puntato sul rigore in ogni giornata. Un trend che speriamo possa essere confermato anche sulle previsioni relative alla finale.
C’è una grande parte di utenti ottimista sul futuro della nazionale azzurra. Un solo, grande ostacolo: i quarti di finale. Il goleador a sorpresa? Potrebbe essere Ciro Immobile.
Questi i primi elementi che emergono da bwin, che ha raccolto e analizzato i dati relativi alle giocate degli utenti, nei propri canali dalla vigilia dei campionati (metà maggio) ad oggi.
L’effetto Inghilterra è stato pesantissimo. Prevalgono le scommesse su Italia semifinalista, finalista e sugli azzurri vincenti. Le grandi prestazioni delle squadre favorite fanno temere i quarti: il 60% è comunque convinto che il risultato sia alla portata della squadra di Prandelli. Una volta superati i quarti, il cammino potrebbe essere in discesa.
Sorprese sui goleador azzurri. Il 30% punta su Balotelli, ma addirittura il 50% su Ciro Immobile anche se al momento non ha molte chance di entrare in campo con la Costa Rica.
Briciole per gli altri: il 5% punta su Candreva, Cerci e Cassano nonostante gli ultimi due difficilmente faranno parte dell’11 iniziale.
E veniamo ai goleador in assoluto. Messi è al 25%, dopo aver rotto il ghiaccio al Maracanà nella partita di esordio con la Bosnia-Erzegovina. Neymar è a quota 20%. Ecco Balotelli in terza posizione (12%), seguito da Immobile (8%) e dal trittico Benzema, Cavani e Diego Costa.
E’ in salita ovviamente anche il tedesco Muller che prima dei Mondiali non rientrava tra la rosa dei giocatori su cui si poneva più attenzione.
Infine: chi disputerà la finalissima? Italia-Brasile per il 25%, Brasile- Argentina per il 25%, Germania- Italia per il 20%. La vera sorpresa per gli scommettitori? Il Belgio con l’8%, seguito dall’Olanda al 5%.