ROMA - “Go team USA! Show the world what we’re made of”. Messaggio ricevuto. Lo spirito di gruppo ha funzionato. Come sempre, si potrebbe dire. Le parole del presidente Obama, del vice presidente Biden e anche del Segretario di Stato Condoleezza Rice hanno colto nel segno. E Klinsmann, il ct degli USA, ha avuto ragione delle sue idee e delle sue scelte. 2-1 il finale a sorpresa nel debutto a Brasile 2014 sul muscoloso e falloso Ghana di Asamoah e Muntari. Americani subito in vantaggio con Dempsey che finisce anche nella classifica dei gol lampo del Mondiale per aver segnato dopo 30 secondi o giù di li. C’era lo juventino Asamoah, solo nel finale - e chissà perché - l’ingresso dell’ex milanista Boateng, in campo sfida tra il rossonero Muntari (uno che non scherza a irruenza) e l’ex giallorosso Bradley. Si fa male il gigantesco centravanti americano Altidore, si sospetta uno strappo al bicipite femorale (torneo finito per lui) e l’azzurro Giuseppe Rossi che è evidentemente davanti alla Tv, nonostante avesse sognato fino all’ultimo il Mondiale, ed è un esperto - ahilui - di infortuni, gli fa gli auguri via Twitter. Nella ripresa pareggia il Ghana con Andrè Ayew, ma gli americani tornano in vantaggio con Brooks. Ed è proprio finita. Al prossimo tweet di mister president!