FIRENZE. Turno di Riccardo Montolivo, novello sposo, in Aula Magna a Coverciano. Molto Mondiale ma anche Milan, per un giocatore coinvolto anche nel recente passato nelle polemiche seguite a una cena ad Arcore della fronda italiana anti Seedorf. Prima però l’Italia
Montolivo, Prandelli parla di Italia da finale, Buffon è meno ottimista. E lei?
«Io sto tra Prandelli e Buffon; ci sono squadre più forti di noi ma se giochiamo da squadra siamo a livello delle migliori. Brasile, Spagna, Germania sono un gradino sopra, in seconda fila ci sono diverse squadre tra cui noi».
Quale è il suo obiettivo minimo?
«Passare turno, dato che il nostro girone è tra i più complicati. E la prima partita sarà la più delicata perché darà l’indirizzo al nostro torneo».
Rispetto al 2012 siete cresciuti?
«Siamo più pronti, più preparati, più forti, stiamo mettendo un mattoncino alla volta in questi giorni per arrivare al top all’esordio»
Montolivo, apriamo una parentesi sul Milan: cosa ne pensa di Inzaghi allenatore?
«Veramente ancora oggi è Seedorf il tecnico, dunque non posso dare giudizi, Filippo è ancora in Prinavera; se e quando approderà in prima squadra, allora dirò la mia»
Ha fatto discutere la sua presenza e quella di alcuni compagni rossoneri in tribuna a tifare Pippo
«Ma quella partita della Primavera era decisiva, da parte nostra c’era la voglia di appoggiare i ragazzi con i quali condividiamo lo spogliatoio tutto l’anno, solo questo»
Ma qual è il suo stato d’animo davanti a questa situazione milanista?
«La mia sicurezza deve essere quella stessa dei nostri tifosi: dirigenza e proprietà lavorano da sempre per il bene del Milan, questa è vera la garanzia. Sto seguendo quello che succede a Milano ma qui ho un mondiale da preparare. Vedremo».
Con lei ci sono, oltre a Balotelli, anche Abate e De Sciglio, che Seedorf ha fatto giocare a modo suo
«Seedorf ha fatto le sue scelte perché era nel pieno diritto di farle. Abate e De Sciglio ottimi giocatori e possono giocare sia a destra che a sinistra: lo hanno fatto con Abate poi con Seedorf»
Peserà la stagione negativa milanista sul Mondiale?
«Al contrario. Noi del Milan siamo più motivati proprio per via di una stagione al di sotto delle attese»
Vale anche per Balotelli?
«Mario è tranquillo; sa che è arriverà su un palcoscenico internazionale e sa che lui deve mettersi a disposizione del gruppo, come il gruppo aiuterà lui perché lo stima»
Però questa non è un’Italia di grandi big rispetto ad altre nazionali
«Abbiamo meno individualità di altissimo livello, questo è sotto gli occhi di tutti. Ma come squadra, come gruppo, non siamo secondi a nessuno: senza egoismi possiamo fare benissimo. Sia chi giocherà 90', o 45' o anche solo 5 minuti sa di poter essere fondamentale in un torneo così complesso, tutti stiamo ragionando così»
Sul piano tattico?
«Stiamo provando tanti moduli, tante soluzioni da trovare di partita in partita, e dentro la partita stessa, quando varieremo in base agli avversari. Il filo resta lo stesso: avere il comando del gioco, in modo propositivo. Più dei numeri conterà l’atteggiamento, l’aggressività, perciò stiamo provando molte variabili»
Ci sono stati nuovi innesti all’ultimo momento: come si sono inseriti i giovani?
«Sono tutti disponibili, hanno capito cosa è importante»
Si parla molto della preparazione atletica e fisica all’avanguardia di questa Nazionale
«Io dico che lo staff di Prandelli è di altissimo livello, ci sta mettendo nelle migliori condizioni per il Mondiale, certo le variabili sono mille ma è giusto prepararsi al meglio. Penso che soffriremo meno di un anno fa in Confederations»
Molto dipenderà dall’Inghilterra...
«L’Inghilterra ha tradizione, giocatori di grande livello. A Euro 2012 giocammo bene ma fu dura, ed questa sarà la prima partita...»
Oggi c’è stato Lippi in visita, lui ancora rimpiange di non aver portato Rossi in Sud Africa...
«Ci ha fatto molto piacere incontrare Lippi. A Rossi auguro ogni bene, spero che sia il suo Mondiale, che sia la sorpresa dell’Italia, perché è un ragazzo che merita, ma deciderà Prandelli»
Agli scettici sul vostro destino mondiale cosa può dire?
«Che stiamo lavorando, tutti i giorni con impegno. Questo posso garantire, oltre al lavoro di questi anni in cui abbiamo dimostrato di essere competitivi»
Primo test contro l’Irlanda
«Sarà un ottimo test, anche senza il Trap»
Come vede il Prandelli premondiale?
«Che cura maggiormente i dettagli, non che prima ci fosse superficialità ma il lavoro ci dà serenità, che è la chiave per dare il massimo»
Quale è il suo stato d’animo?
«Spero che quello del Brasile sia un mondiale magico, con un sapore speciale, se i risultati saranno positivi...»
Giusto aprire il ritiro alle famiglie?
«Giusto e positivo, per stemperare le tensioni. Io non credo alla clausura totale, dunque penso che sarà una cosa bella»