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ROMA - «Non mi piace, questo non è calcio». Poche parole, ma piuttosto incisive quelle di Luka Modric, centrocampista del Real Madrid, che oggi per la prima volta nella sua carriera ha avuto a che fare con la Var, la "moviola in campo", che ha avuto il suo battesimo ufficiale proprio al Mondiale per Club.
Le nuove nuove misure tecnologiche, protagoniste nelle due semifinali disputate in Giappone (ieri decisiva per l'assegnazione di un rigore e oggi per un gol non in fuorigioco) non convincono il nazionale croato: «Si crea un sacco di confusione - spiega a fine partita - E' una cosa nuova, non mi piace, crea, ripeto, solo un sacco di confusione e mi auguro che questa regola non vada avanti. Per me non è calcio e non mi piace. Dobbiamo concentrarci sul gioco, nel nostro calcio e vedere cosa succede. La prima sensazione non è buona».
Stesse sensazioni anche da parte di Zinedine Zidane: «Il problema è che dobbiamo adattarci a ciò che la Fifa vuole fare. Io ho le mie idee, le mie sensazioni. C'è stata un po' di confusione, è vero. Le cose devono essere più chiare, perchè la tecnologia, se vogliono migliorare le cose, non possiamo controllarla. Se si migliorerà sarà un bene per il calcio, ma le cose dovrebbero essere più chiare per tutti».
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