ROMA - Il discorso qualificazione è tutt'altro che chiuso ma la Lazio non sa più vincere. Arriva la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite per la squadra di Inzaghi che anche in Europa conferma il suo periodo di appannamento. In Romania vince la Steaua Bucarest grazie al gol di Gnohere che non preclude nulla in vista del ritorno dell'Olimpico fra una settimana ma di sicuro non agevola la risalita morale di una squadra attualmente troppo fragile a livello mentale. La Lazio, senza Luis Alberto, Marusic e De Vrij, è stata anche sfortunata (una traversa colpita da Milinkovic-Savic e un paio di clamorose occasioni da gol sprecate nella ripresa) ma di sicuro non ha offerto una prestazione degna di quelle messe in mostra fino ad un mese fa.
STEAUA BUCAREST-LAZIO 1-0: CRONACA E TABELLINO
DECIDE GNOHERE - L'inizio del match è caratterizzato da un grande agonismo ma da poche occasioni da gol. La Steaua pressa a tutto campo fin dai primi minuti e per gli avversari non è facile trovare idee e spunti utili a creare pericoli dalle parti di Vlad. L'unico brivido del primo quarto d'ora lo regala uno scontro fra Luiz Felipe e Strakosha che per poco e non permette a Gnohere il più facile dei tap-in vincenti. Il gioco della Lazio si basa sul movimento degli esterni Basta e Lukaku che però si accendono solo a sprazzi. La prima zampata laziale arriva al 22' con un tiro dal limite di Caicedo a lato. L'attaccante ecuadoriano ci prova ancora un minuto più tardi con un diagonale su assist di Murgia che il portiere devia in uscita. La Lazio prende via via confidenza ma proprio nel suo momento di maggiore spinta subisce al 29' il gol del vantaggio rumeno su una ripartenza veloce di Gnohere agevolata da un errore a centrocampo di Nani. L'attaccante della Steaua è scatenato e subito dopo sfiora la doppietta personale con un destro a lato di un niente. La Lazio ci mette un po' a riprendersi ma sfiora il pareggio proprio nel finale del primo tempo con Milinkovic-Savic che di testa colpisce in pieno la traversa.
QUANTE OCCASIONI FALLITE! - La ripresa comincia con una Lazio decisamente più pericolosa e spregiudicata. Caicedo di testa colpisce a botta sicura ma la palla termina alta di pochissimo. Il forcing biancoceleste lascia inevitabilmente spazi alle ripartenze dei padroni di casa che però non ne approfittano. Inzaghi rivoluziona l'attacco inserendo Immobile e il figliol prodigo Felipe Anderson al 56' per lo spento Nani e Caicedo. La Lazio spinge al massimo delle forze e va vicina al preggio prima con lo stesso Felipe (incredibile il suo errore a tu per tu con il portiere Vlad) e poi con Milinkovic-Savic che al 71' spara in curva da posizione più che favorevole su assist di Immobile. L'ultima, grandissima occasione del match ce l'ha Caceres che, in collaborazione con Basta, non riesce ad infilare in fondo al sacco un cross basso perfetto di Felipe Anderson. E' questa l'occasione più ghiotta di tutto il match. Il risultato non cambierà più fino al fischio finale. Per la Lazio il discorso qualificazione è ancora aperto ma l'ennesimo ko subito rischia di influire sul morale di una squadra che da fine gennaio sembra essersi mentalmente bloccata.