ROMA - E’ il mercato versione Grande Fratello: ci sono le zone d’ombre (quelle sempre) e poi i confessionali, in cui dirsi la verità, tutta la verità, niente altro che la verità. E’ il mercato del Terzo Millennio: stavolta avviene molto sotto il ronzio delle telecamere e quel che non si vede, prima o poi, viene svelato in diretta, in differita, comunque all’universo intero che ascolta. E’ il mercato del Napoli, che viaggia da un Continente all’altro: con la testa sta un po’ negli Usa, per avere aggiornamenti su Herrera (26), con il corpo è a Milano, governato da Cristiano Giuntoli, ch’è il diesse, operativamente è concentrato a Roma, dove tutto accade con l’autorevole regia presidenziale di Aurelio De Laurentiis, e però ha anche una sua base tra il Principato di Monaco e il Brasile, le aree di competenza di Fabinho.
«E’ FATTA» - E’ un mercato a cielo aperto, almeno tale lo rende Pierpaolo Marino, direttore generale nel primo quinquennio del Napoli di De Laurentiis, direttore sportivo nell’epoca dello scudetto, che quando va su Kiss Kiss lancia bombe al bacio, ad uso e consumo della folla e di chiunque abbia bisogno di notizie. «Hector Herrera è del Napoli, è una trattativa praticamente conclusa ed il centrocampista, al termine della Coppa America, si sottoporrà alle visite mediche. Me lo dicono fonti della Nazionale messicana, che seguo molto volentieri». E’ una voce, è un’eco, è un botto che si sparge nel clima (per ora) paludato del mercato: però Herrera è più vicino di ieri, molto più di quanto induca a pensare una trattativa che ha i suoi tempi ed anche distanze da colmare.
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