MILANO - Yaya Touré vuole l’Inter (anche) per diventare il primo giocatore a vincere un campionato in 5 nazioni diverse. E il Manchester City, che complice l’arrivo di Guardiola in panchina non lo ritiene più un elemento chiave per il progetto, è entrato nell’ordine d’idee di accontentare la sua richiesta agevolandone l’addio alla Premier League e una nuova esperienza professionale. Il club dello sceicco Mansour non prende in considerazione l’idea di un trasferimento dell’ivoriano a un altro club inglese perché non vuole ritrovarselo di fronte da avversario come successo al Chelsea con Lampard, transitato proprio al City prima di volare a New York, ma i dirigenti sono pronti a non chiedere soldi per il suo cartellino.
Perché l’ex Pallone d’Oro africano ha ormai 33 anni, perché con il suo addio alleggeriranno il bilancio da un ingaggio da quasi 11 milioni di euro, ma anche perché daranno al centrocampista un tangibile riconoscimento di quanto hanno apprezzato il contributo fornito in queste stagioni per la crescita del club. L’agente di Touré negli scorsi giorni ha avuto queste rassicurazioni e ha fatto arrivare l’informazione in corso Vittorio Emanuele mettendosi anche in una posizione di forza perché le condizioni “strappare” da Yaya sono valide per l’Inter anche per altre società non della Premier. Il vantaggio è che l’africano vuole tornare a lavorare con Mancini.
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MANCINI: «NON SOLO SVINCOLATI»