Lazio, per Jardel la posta è più alta

Si complica la trattativa per il difensore: il Benfica tira su il prezzo e chiede 12 milioni di euro
Lazio, per Jardel la posta è più alta© EPA
di Fabrizio Patania
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ROMA - Il Benfica alza la posta. Chiede più soldi per Jardel, difensore centrale brasiliano, 30 anni compiuti a marzo, primo obiettivo della Lazio per rinforzare il reparto arretrato e trovare un partner a De Vrij. Le indiscrezioni rimbalzano dal Portogallo. I quotidiani sportivi di Lisbona ieri mattina hanno scritto che Jardel non si muove, sono convinti che il Benfica riesca a trattenerlo e che il prezzo del suo cartellino è destinato a salire. Servirebbero 12 milioni per acquistarlo. E’ un gioco al rialzo tipico di ogni trattativa. In realtà il club lusitano venderà i suoi pezzi pregiati, non attraversa un momento florido dal punto di vista finanziario e ci sono i margini per trattare, anche perché Jardel è attratto dalla proposta della Lazio, altrimenti il discorso neppure sarebbe iniziato.

La società biancoceleste aveva offerto sei milioni di euro più due di bonus per un totale di otto. Il Benfica ne vuole di più. Il cartellino del brasiliano appartiene al 50 per cento al fondo della Traffic ed è ovvio che la Lazio sia passato da quel canale conosciuto ai tempi dell’operazione Hernanes (estate 2010) per avvicinarsi al giocatore. Un altro 10 per cento del ricavato della cessione dovrà essere girato dal Benfica all’Olhanense, club da cui lo aveva prelevato nel 2011. Si tratterà di trovare un’intesa soddisfacente. Un conto è spendere 6-7 milioni di euro per un difensore centrale di trent’anni e un altro il doppio, come scrivono in Portogallo. Impensabile sborsare quelle cifre per un centrale, perché Lotito forse non le tirerà fuori neppure per un centravanti e ha preso Adriano a parametro zero. La Lazio insisterà. Non è escluso un nuovo blitz del ds Tare in Portogallo, il Benfica potrebbe mollare, altrimenti torneranno in auge altri obiettivi. I tempi del club biancoceleste sono lunghi, ma non c’è mai soltanto un nome sotto osservazione.

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IMMOBILE. E’ il caso del nuovo bomber che dovrà prendere il posto di Klose. Il Napoli ha in pugno e ritiene di aver chiuso per Lapadula, i segnali di Sebastiani sono contrastanti, la Lazio non si sente tagliata fuori, ma oggi c’è De Laurentiis in prima fila. Lotito ha aperto una trattativa con il Genoa per Pavoletti e proverà ad allargare l’operazione a Cristian Ansaldi, esterno di fascia destra. E’ come se il progetto della nuova Lazio, per mesi descritto e disegnato con il 4-3-3, prendesse corpo con la difesa a tre. L’argentino da una parte, Adriano sul versante opposto. L’interesse per il centravanti livornese non s’è ancora concretizzato. Preziosi lo valuta 15 milioni. Era stato promesso lo sconto a Lotito nel caso in cui avesse ingaggiato Gasperini.

La società biancoceleste è pronta a fiondarsi su Ciro Immobile. Il Toro non eserciterà l’opzione di riscatto e il Siviglia sarebbe pronto a cedere il suo cartellino per una cifra appena superiore ai 9 milioni di euro. Sono queste le piste più calde per il ruolo di numero 9 tenendo conto di come sia fondamentale per la Lazio prendere gli italiani. Graziano Pellé, altro bomber azzurro, è in scadenza 2017 con il Southampton ma sino a una settimana fa stava valutando proposte ricchissime in Inghilterra e in Cina. Così faceva sapere il suo procuratore. Da tenere in considerazione Manolo Gabbiadini, un pallino di Tare, come esterno offensivo e non centravanti. Ma il Napoli ha proposte sontuose dall’estero e lo valuta sui 25 milioni.

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SIVIGLIA. Lotito cercherà di monetizzare la cessione di Candreva (si parte da una base di 25 milioni) e occhio alle sirene spagnole per Keita. Il numero 14 della Lazio sarebbe entrato nei pensieri del Siviglia, che sta prendendo Milik dall’Ajax. Lotito chiede 20 milioni per il cartellino dell’attaccante ispano-senegalese, è in scadenza 2018 e se non rinnoverà il contratto finirà inevitabilmente sul mercato. Occhio allo spagnolo Llorente, ex Juventus, in possibile uscita dal Siviglia dove è chiuso da Gameiro. Per adesso è solo un’idea. Ha fatto tanta panchina, potrebbe tornare nel campionato italiano.

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