ROMA - Un lavoro estenuante. Una guerra di nervi contro il Porto, il Valencia, ora anche contro il Liverpool che sta tentando il blitz nelle ultime ore. E anche contro lui stesso, l'oggetto del desiderio: perché Hector Herrera, obiettivo del Napoli per regalare al centrocampo qualità, spessore e personalità in vista della Champions, ha pensato bene di mettersi a fare subito il fenomeno in Coppa America, facendo così ridere di gusto chi dalla sua cessione dovrà trarre benefici. Messico-Uruguay? Forte e chiaro il segno di Herrera sul 3-1: partita super coronata dal terzo gol e dalla giocata decisiva sull'autogol del vantaggio. Altro? Beh, basterebbe questo, ma ieri dalle sue parti è arrivata anche la voce che il Porto non avrebbe intenzione di venderlo nel corso della Coppa. Nel frattempo, i fatti: il Napoli offre 15 milioni di euro, che eventualmente potrebbero lievitare un po' con i bonus, mentre i Dragoes chiedono più di 20 milioni.
«NO, GRAZIE» - E allora, la grande notte di Herrera. Leader del Messico e marchio a fuoco sulla disfatta dell'Uruguay di Matias Vecino (24), tra l'altro espulso. A proposito del centrocampista uruguaiano della Fiorentina: la stima di Sarri è storia arcinota, e non è un caso che il Napoli abbia provato ad accontentarlo sia un'estate fa, sia a gennaio, ma l'ultimo e recente contropiede lanciato dal club azzurro per provare a convincerlo s'è arenato di fronte alla volontà chiaramente manifestata dal giocatore: ovvero, restare ancora a Firenze. Capitolo chiuso. Sì, a meno di clamorosi dietrofront la storia Vecino può dichiararsi archiviata. [...]
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