OVIEDO (SPAGNA) - Aggancio riuscito. A undici mesi dal capitombolo di Zilina, la Spagna si prende la rivincita sulla Slovacchia, interrompendo il filotto di sei successi consecutivi di Hamsik e compagni nelle qualificazioni a Euro 2016. Prova più che convincente per i ragazzi di Del Bosque, subito in vantaggio con un colpo di testa di Jordi Alba. Di Andres Iniesta, sempre nel primo tempo, il raddoppio dal dischetto.
UNO DUE - Bastano pochi secondi ai 30mila del Carlos Tatiere di Oviedo per intuire che è la serata giusta per divertirsi. La palla, infatti, gira che è un piacere tra i piedi del manipolo di giocolieri gettati in campo da Don Vicente, determinato ad ipotecare il lasciapassare per il torneo francese. Gli unici istanti di apprensione li regala Sergio Ramos, che prima dello scoccare del 5’ di gioco si fa sottrarre la palla, sulla trequarti, da Mak, che poi s’invola verso la porta difesa da Casillas. Il terminale offensivo slovacco, però, allarga troppo il diagonale, per il sollievo di San Iker, alla 100ª da capitano della Roja. Cambio di fronte ed ecco la prima genialata di David Silva, che s’inventa un millimetrico assist in verticale per Jordi Alba. Uno scherzetto per il terzino insaccare di testa il vantaggio iberico. Il laterale del Barça potrebbe addirittura raddoppiare, qualche minuto dopo, ma stavolta la capocciata, su imbeccata di Fabregas, termina qualche centimetro sopra la traversa. Attorno alla mezz’ora, poi, spunta finalmente in mezzo all’area il corpo estraneo Diego Costa, che cerca il contatto con il portiere ospite Kozacik. Il signor Damir Skomina non ha dubbi e indica il dischetto. Implacabile, dagli undici metri, Andres Iniesta. Allo scadere si fa vivo Hamsik, con un destro dal limite neutralizzato da San Iker.
AGGANCIO IN VETTA - La ripresa si apre con Duris per l’intermittente Mak nelle fila slovacche e con un insidiosissimo sinistro del guizzante Silva, che si spegne sull’esterno della rete. Controbatte proprio Duris, che non trova, però, lo specchio con il suo fendente mancino. Lo troverebbe, sul fronte opposto, il positivo Fabregas, ma Kozacik non si fa sorprendere. Insoddisfatto della prestazione dei suoi, Jan Kozak, allo scoccare dell’ora, si gioca il secondo cambio, con Duda che rileva un pensieroso Hamsik. I cambi ospiti si concludono con Hrosovsky per Sabo. A sfiorare il gol, però, sono ancora gli spagnoli, attraverso un’azione arzigogolata in cui prima Silva e poi Fabregas si fanno scippare la palla proprio quando già si pregustavano il tris. Cesc, qualche istante dopo, cede il posto all’idolo locale Santi Cazorla, applauditissimo dal pubblico asturiano, che invece non risparmia neppure un fischio al catalano Gerard Piqué. Diego Costa, appena un gol contro Lussemburgo in 8 esibizioni con la Selección, prova con scarso successo la sforbiciata, prima di lasciare il posto a Paco Alcacer, che lancia subito il solito Silva verso la porta slovacca. Ancora una volta, però, il citizen non concretizza. C’è spazio anche per Koke, che rileva l’osannato Iniesta. Si chiude con una botta di Busquets che esce di un nulla. Missione compiuta. Enorme passo avanti verso l’Europeo per gli iberici.