ROMA - Tra poco più di una settimana prenderà ufficialmente il via la stagione delle tre squadre del Testaccio 68, società calcistica che non potendo usufruire dello storico impianto sportivo ubicato nel quartiere omonimo - il leggendario Campo Testaccio - effettua partite ed allenamenti al Catena di via di Centocelle, dimora dell'Atletico Kick Off. Come detto prima sono tre le squadre di cui il club dispone - precisamente Allievi Provinciali, Giovanissimi Provinciali e Giovanissimi Fascia B - ma il Testaccio è una società che vuole crescere e fare bene, iniziando appunto dalla stagione che sta per iniziare.
PANORAMICA - Il direttore generale del club, Franco D'Alessandro, presenta quindi una panoramica del mondo del Testaccio 68: "Sono ormai tre anni che faccio parte della società, fino ad oggi abbiamo avuto soltanto il gruppo dei 2000 che nella passata stagione si è comportato molto bene arrivando terzo in campionato e vincendo la coppa disciplina, quest'anno poi si sono aggiunti altri due gruppi, i 2002 ed i 2003". Passa quindi il tempo e si allargano gli orizzonti per il Testaccio, che fissa bene i suoi obiettivi. "Il gruppo dei 2003 è composto ovviamente da ragazzi usciti dalla scuola calcio - continua D'Alessandro - sarà nostra premura quindi farli entrare nella maniera migliore nel mondo dell'agonismo, fargli capire pure che si può anche non essere convocati, gestire bene i minutaggi. Insomma dobbiamo essere molto bravi. Con i 2002 vedremo cosa riusciremo a fare, anche lì ci sara da compiere un lavoro certosino dato che il gruppo è composto al 30% da dei ragazzi del 2003, che giocheranno sotto età. Infine i 2000, il gruppo storico dei ragazzi che c'è sin dall'inizio e che ormai sono legatissimi anche fuori dal campo, ecco con loro aspiriamo a fare qualcosa in più, magari migliorare quanto è stato raggiunto nella stagione passata: sarebbe un bellissimo risultato". Ma il lavoro del club esce ben fuori dalla semplice attività sportiva, come il diggì racconta: "Noi facciamo formazione, sportiva e comportamentale, perché questi ragazzi in futuro saranno degli uomini. La gente deve capire, specialmente in questi tempi, che lo sport ha una valenza sociale importantissima".
CRESCITA - Ma siamo solo agli inizi, la società non ha assolutamente voglia di fermare qui la sua crescita. "Intanto abbiamo raggiunto il nostro primissimo obiettivo, ovvero aggiungere altri gruppi a quello del 2000 - conclude D'Alessandro - dalla prossima stagione vorremmo avere il settore agonistico al completo con Juniores e colmando poi il buco dato dalla mancanza dei 2001. Entro 3-4 stagioni quindi ci piacerebbe avere almeno un paio di squadre nei campionati regionali. È un lavoro che si porta avanti in continua progressione, noi di sicuro ce la metteremo tutta".