ROMA - Continua a lavorare la Juniores dell'Ottavia in attesa della data d'inizio del campionato, fissata per il 15 ottobre. La truppa biancoblu, guidata quest'anno dal tecnico Tullio Cipressi, ripone in se tante aspettative da parte della società che vorrebbe riprendersi il titolo regionale che ormai manca da troppo tempo a via delle Canossiane. E' proprio Cipressi a fare un punto del lavoro svolto fino ad adesso. "Abbiamo iniziato ad allenarci il 5 settembre senza andare in ritiro, ma lavorando per due settimane ininterrottamente, a parte le domeniche. Il gruppo si sta comportando realmente bene, i ragazzi sono estremamente disponibili e secondo me quest'anno si toglieranno parecchie soddisfazioni". La squadra ha disputato diverse amichevoli precampionato che hanno dato diversi spunti incoraggianti all'allenatore. "Ho ricevuto più di un feedback positivo dalle amichevoli fatte fin'ora, specialmente dall'ultima che sulla carta era considerata quella più impegnativa, ovvero contro il Fiumicino. Il risultato di queste gare non è mai importante, lo è di più quello che i giocatori fanno in campo e di questo non posso che essere soddisfatto".
VOLTI NUOVI - Il lavoro maggiore per Cipressi sarà quello di amalgamare il vecchio gruppo con i nuovi innesti. "La rosa è composta da uno zoccolo duro che bene ha fatto l'anno scorso nel campionato Juniores Primavera, poi sono arrivati diversi '99 di qualità. Ma più passa il tempo e più il gruppo si compatta". Importante sarà anche nel corso dell'annata il rapporto con la prima squadra guidata da Pino Porcelli, anch'essa con ambizioni elevate. "Conosco da molto tempo Pino, ho un ottimo rapporto con lui. Queste sinergie non possono che fare bene sia alla prima squadra che alla Juniores, aiuterà molto i miei ragazzi a crescere".
MISSIONE TITOLO - L'obiettivo dichiarato dalla società biancoblu è quello di vittoria, Tullio Cipressi ne è consapevole ma intanto cerca di volare basso, un po' anche per scaramanzia. "Certo, alla fine vogliamo arrivare a riprenderci il titolo, per ora però pensiamo giornata dopo giornata".