Gaeta, Melchionna: «Futuro? Dipende dallo stadio...»

Il tecnico: «Se viene meno l'utilizzo del Riciniello, compresa l'apertura al pubblico, dovrò dire no. Vediamo»
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GAETA - Melchionna-Gaeta: un futuro tutto da decifrare. L'allenatore ha rilasciato una lunga intervista al sito ufficiale senza sbilancarsi sulla conferma: "Questa settimana su invito del presidente Belalba tornerò a Gaeta per valutare la continuità del rapporto. – ha spiegato il tecnico – A dire la verità, già subito dopo la felice conclusione dell’annata calcistica con la vittoria del playout, in merito alla mia permanenza a Gaeta avevo espresso alcune riserve. Queste ultime non riguardano l’ambito sportivo, tecnico ma la possibilità o meno di avere a disposizione il Riciniello, che reputo fondamentale. Sottolineo che è indispensabile poter usufruire di tale impianto dal 1 agosto, ovvero per la preparazione estiva. E da ciò non si può prescindere. Sono stato informato del fatto che il presidente una volta a settimana si sta recando in Municipio proprio  per essere direttamente aggiornato sugli sviluppi legati al Riciniello, sul completamento di alcuni lavori, che lo ricordiamo non riguardano il terreno di gioco che è stato già omologato. Belalba e la sua famiglia stanno continuamente sollecitando il sindaco e l’assessore allo sport, anzi credo stiano facendo più del dovuto, per amore dei colori biancorossi, per la società. Pe quanto mi riguarda sto prendendo in considerazione anche altre proposte, qualcuna di club di categoria superiore".

PRIORITA' AI BIANCOROSSI - "Ma la priorità per affetto e legame con la città, con l’ambiente, con la dirigenza e con lo staff resta il Gaeta, mirando alla costruzione di una squadra che sappia regalare soddisfazioni, con un nuovo impianto di gioco ed una struttura che tutti ci invidiano, con una tifoseria a cui ridare entusiasmo. L’idea senz’altro mi affascina, vediamo quale sarà la proposta della dirigenza nei prossimi giorni. Ma ribadisco con fermezza, qualora venga meno l’utilizzo del Riciniello, compresa l’apertura al pubblico, dovrò dire no. Il 1 agosto deve iniziare la preparazione. Credo che fare i profughi del calcio per 3-4 anni sia stato abbastanza. Per la Polisportiva, specie quest’anno, ho lottato, ho sofferto, ho anche pianto prima di centrare il risultato, quindi ripeto mi auguro di cuore di restare”.


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