ARDEA – Ha esordito domenica scorsa sulla panchina dei Giovanissimi fascia A di Elite del Racing Club, anche se da qualche tempo stava affiancando mister Emanuele Sabatino sulla panchina di questo gruppo. E il debutto di mister Angelo Rinaldi è stato sicuramente positivo visto che il Racing ha avuto la meglio per 2-1 sulla Fortitudo Calcio Roma. «Innanzitutto approfitto per ringraziare di vero cuore la società per la fiducia che mi ha concesso affidandomi un gruppo così importante. Per ciò che concerne la partita, è stata sempre condotta dai ragazzi – commenta il tecnico ardeatino -, con l’unico difetto di non averla chiusa prima. Dopo la doppietta di Romeo, infatti, gli avversari hanno accorciato le distanze, ma la vittoria è stata sicuramente giusta anche se a livello di prestazione si può e si deve migliorare».
IL CAMBIO - Quando c’è un cambio di guida tecnica, soprattutto nel settore giovanile, la risposta dei ragazzi è sempre un’incognita. «Ma ho avuto piena disponibilità dai nostri giovani giocatori – sottolinea Rinaldi – e di questo sono compiaciuto. Ogni allenatore ha i suoi metodi e io sto cercando di inculcare la mia mentalità a questo gruppo: il Racing è una società molto importante nel panorama giovanile laziale e qui ci si deve comportare come in un club professionistico. Ci vorrà un po’ di tempo per assimilare le mie metodologie, ma sono fiducioso sulle risposte della squadra».
CARSO - Nel prossimo turno il Racing farà visita alla Polisportiva Carso. «Una partita non semplice, ma una delle mie richieste alla squadra è stata proprio quella di non guardare all’avversario di turno e sforzarsi di pensare che sono gli altri a dover preoccuparsi di noi» dice Rinaldi. I Giovanissimi di Elite sono quarti in classifica dietro ai “mostri sacri” Lodigiani, Vigor Perconti e Tor di Quinto, con queste ultime appaiate al secondo posto con undici punti di vantaggio sul Racing. «E’ chiaro che, con questa situazione, molto dipenderà dagli avversari: ma se loro dovessero sbagliare, noi avremmo il dovere di farci trovare pronti e approfittarne. L’obiettivo principale – conclude Rinaldi – non è tanto il piazzamento finale, anche perché questo gruppo è al primo anno in categoria, quanto il crescere come squadra».