Lib. Casilina, Salvati: «Attenti al Garbatella»

Il centrocampista offensivo: «Non meritano quella classifica»
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ROMA - La sferzata di mister Damiano Casarola sembra proprio aver avuto il suo effetto. Il tecnico della Libertas Casilina aveva parlato pubblicamente subito dopo la gara interna persa 4-1 con lo Sporting Genzano, rimproverando la squadra per un atteggiamento non consono a una compagine in lotta per la salvezza. Detto, fatto ed ecco la risposta: dopo la parentesi (non troppo rilevante) di Coppa sul campo della Lepanto Marino (vittoriosa per 4-1 nell’andata dei sedicesimi), i capitolini del patron Umberto Coratti hanno sbancato il campo della Lupa Frascati, finora imbattuto. Il Mamilio evidentemente porta bene al Casilina che l’anno scorso (con la denominazione di Poli) ottennero un successo ancor più clamoroso infliggendo la prima sconfitta in assoluto alla Lupa che stava per vincere il campionato di Prima categoria.

PARLA SALVATI - «Una vittoria pesante e molto importante per il nostro morale – dice il centrocampista offensivo o trequartista Fabrizio Salvati, uno che ama poco i “riflettori” delle interviste – Anche stavolta abbiamo creato e stavamo rischiando di distruggere, come accaduto in altre occasioni. Dopo l’1-0 firmato da Iacobelli siamo stati raggiunti subito, poi nella ripresa la Lupa è passata in vantaggio. Ma nell’ultimo quarto d’ora abbiamo nuovamente ribaltato il risultato grazie al mio gol e a quello decisivo, allo scadere, di Caramanica».

SUL GARBATELLA - Per la squadra di mister Damiano Casarola c’è ora l’esame contro il Garbatella, attuale fanalino di coda assieme al Cori. «Penso che la loro classifica sia molto bugiarda e che presto li vedremo in altre zone – avverte Salvati – Tra l’altro hanno cambiato da poco l’allenatore prendendo Santececca, sarà una partita dura e uno scontro diretto importante, a maggior ragione giocando in casa. Il nostro campionato, d’altronde, sarà questo: dovremo cercare di salvarci il prima possibile per evitare di soffrire fino all’ultimo». Un tipo di stagione a cui uno come Salvati, arrivato in estate dalla Valle del Tevere, non è abituato. «Motivi lavorativi mi hanno portato a tornare vicino casa, ma ho scelto la Libertas Casilina soprattutto perché ho visto giocare le squadre di Casarola e ho pensato che mi potessi divertire in un contesto di gruppo così».


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