ROMA - I Giovanissimi sperimentali 2001 del Centro Calcio Rossonero stanno adempiendo all’obiettivo che la società (e la categoria stessa) aveva imposto loro all’inizio della stagione, vale a dire quello di crescere e magari iniziare a respirare l’aria dei regionali fascia B (il gruppo allenato da Landolina) come accaduto, per esempio, con l’attaccante Scenna da inizio stagione e con altri ragazzi più occasionalmente. Nell’ultimo turno i giovani rossoneri capitolini hanno travolto con un chiaro 7-1 l’Academy Qualcio Roma grazie alle doppiette di Fabrizi e Chiacchierini e ai gol di Nicoletti, Chiodo e Marcelli. «Una gara praticamente senza storia, considerando che abbiamo chiuso già il primo tempo sul 3-0 – commenta mister Fabio Tarquini – e poi nella ripresa abbiamo dilagato. Una vittoria dedicata al centrocampista Gianluca Zoppi che proprio nell’ultimo allenamento prima della partita ha subito un brutto infortunio al braccio e ha dovuto ingessare l’arto: i ragazzi hanno indossato una sottomaglia con una dedica per lui. La prestazione, comunque, è da sottolineare perché questo stesso avversario, all’andata, ci aveva fatto soffrire fino all’ultimo e solo in extremis riuscimmo a realizzare il gol dell’1-0 finale. E’ vero che si giocò su un campo di terra, zuppo di acqua e quindi al limite della praticabilità, ma all’andata giocammo molto male e al ritorno, invece, abbiamo fatto valere la differenza che c’è tra le due squadre».
VICE CAPOLISTA - Passando ai discorsi di classifica, il Centro Calcio Rossonero sembra aver ormai smesso di guardare al primo posto. «Il Savio ha preso un vantaggio di otto punti con cinque giornate da giocare che per noi saranno quattro perché abbiamo un turno di riposo – spiega Tarquini – Per questo dobbiamo cercare di blindare la seconda posizione dall’assalto della Nuova Tor Tre Teste che è cinque punti dietro di noi, pur avendo un calendario complicato. Al di là di come finiremo la stagione, il bilancio al momento è positivo perché si è formato un bel gruppo che sta anche limando gli individualismi visti a inizio stagione. Chi va in campo, dà il massimo senza far rimpiangere chi manca e la qualità del gioco – conclude l’allenatore - è certamente migliorata».