ROMA - «Sono sorpreso che un mio commento a un'azione di gioco sia stato definito come una delegittimazione del lavoro altrui. Infelice e sbagliato è stato invece il mio scivolone, ancorché scherzoso, riguardante i non vedenti. Per questo mi scuso». Le parole sono quelle di Claudio Marchisio, che affida ai social le proprie giustificazioni dopo il tweet di mercoledì. «Ognuno di noi ha il diritto di esprimere il proprio giudizio su una partita. Come calciatore sono abituato ad accettare commenti e opinioni di ogni genere, sia da parte dei tifosi sia da parte dei giornalisti o dei commentatori. La concitazione del momento ha preso il sopravvento su di me e questo non dovrebbe mai accadere».
LA RISPOSTA DI PARIS - «Per frasi molto meno offensive su Twitter io ho fermato dei miei colleghi, quello di Marchisio è proprio uno scivolone». In questo modo Carlo Paris, fino a lunedì prossimo direttore di Rai Sport, commenta al telefono con l'Ansa il tweet di Claudio Marchisio. «Così come chiediamo ai nostri rispetto per le persone - aggiunge Paris - lo dobbiamo chiedere anche per i nostri professionisti. Quello di Marchisio è proprio uno scivolone e mi dispiace anche perché è un giocatore della Nazionale. Tra l'altro, ha scritto una cosa decisamente non bella nei confronti dei non vedenti. Tutta la nostra stima per Cerqueti (il telecronista di Inter-Juve)». Il centrocampista bianconero, a riposo dopo l'infortunio, aveva detto la sua sul giallo a Zaza: «Telecronaca fatta da un non vedente».
Ammonizione zaza.... Dicono che ha scalciato.
— Claudio Marchisio (@ClaMarchisio8) 2 marzo 2016
Telecronaca fatta da un non vedente!!!!
USIGRAI: «SERVONO PROVVEDIMENTI» - «Una vicenda e un'offesa che non possono essere liquidate come una 'caduta di stile'. Le parole di Marchisio hanno offeso una intera comunità, quella dei ciechi, oltre che un collega che stava svolgendo come sempre in maniera professionale il proprio lavoro - la nota dell'esecutivo e della commissione pari opportunità dell'Usigrai, il sindacato dei giornalisti della tv pubblica -. Sono parole ancora più sgradevoli visto che sono pronunciate da un giocatore della squadra più blasonata e della nazionale di calcio. Ci auguriamo che Juventus, Lega Calcio e Figc prendano provvedimenti, per render chiaro che i valori della sport nulla hanno a che vedere con questi linguaggi».
CDR RAI: «SIAMO CON CERQUETI» - Il Cdr di Rai Sport e il fiduciario di Milano «esprimono solidarietà al collega Gianni Cerqueti, offeso per la sua telecronaca di Inter-Juventus di Coppa Italia sul social twitter, non da un utente qualsiasi ma da Claudio Marchisio, giocatore della Juventus e della Nazionale. Non si può sempre delegittimare il lavoro dei giornalisti alimentando inutili e assurde polemiche, tra l'altro pericolose. Non può e non deve farlo soprattutto chi è parte integrante del mondo del calcio come, ribadiamo, il giocatore della Juventus e della Nazionale Claudio Marchisio. L'esempio - concludono - deve arrivare innanzitutto dai protagonisti».