Coppa Italia, Napoli-Inter 0-2: Jovetic-Ljajic, nerazzurri in semifinale

Sarri lascia fuori sei titolari, Higuain entra solo nella ripresa, ma non basta. Nel finale, duro scontro tra Mancini e il tecnico azzurro. Inter contro la vincente di Lazio-Juventus
Coppa Italia, Napoli-Inter 0-2: Jovetic-Ljajic, nerazzurri in semifinale© Getty Images
di Valerio Albensi
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NAPOLI - Il Napoli è fuori dalla Coppa Italia, in semifinale ci va l'Inter che affronterà una tra Lazio e Juventus. La squadra nerazzurra passa grazie al solito cinismo, tanto per cambiare: tre tiri nello specchio, due gol. Jovetic e Ljajic consentono a Mancini di prendersi la rivincita dopo l'eliminazione-beffa dello scorso anno, sempre ai quarti e sempre al San Paolo, quando Higuain segnò nell'ultimo minuto di recupero. Sarri fa turnover, ma la scelta gli si ritorce contro perché con sei titolari fuori dalla formazione iniziale (tra cui il Pipita) la sua squadra perde il senso dell'orientamento. Nel finale, poi, durissima lite tra i due allenatori, che quasi arrivano al contatto dopo la rete di Ljajic e poi vengono espulsi. Nelle interviste del dopopartita, Mancio accusa il collega: «È un razzista, si deve vergognare. Mi ha dato del "finocchio"».

LE SCELTE DEI TECNICI - Rotazione moderata per Mancini, più decisa per Sarri. Il tecnico dell'Inter cambia la coppia di difensori centrali: accanto a Miranda c'è Juan Jesus. A centrocampo, ci sono Medel e Kondogbia, mentre in attacco Jovetic è la punta centrale con Biabiany, Ljajic e Perisic alle spalle. Nel Napoli invece riposano sei titolari. In difesa spazio a Chiriches e Strinic, a centrocampo le novità sono Valdifiori e David Lopez; in attacco, Higuain e Insigne partono dalla panchina: al posto loro ci sono Gabbiadini e Mertens.

LUNGA FASE DI STUDIO - Al San Paolo il termometro segna tre gradi: si gela e anche le squadre ci mettono un po' a scaldarsi. Nella lunga fase di studio iniziale, Napoli e Inter in sostanza si annullano senza rischiare: l'unico brivido è un destro di Mertens da fuori area respinto da Handanovic. La prima vera occasione è per il Napoli, al 25'. Strinic che arriva sul fondo e mette al centro; Callejon, tutto solo, colpisce di destro, ma il portiere interista è decisivo con un doppio intervento.

POCHE EMOZIONI - È un episodio isolato, la partita non decolla e rispetto alla sfida del 30 novembre in campionato la musica è diversa. Le difficoltà offensive dell'Inter non sono più una novità, sorprendono invece quelle del Napoli. Senza tanti titolari, gli uomini di Sarri devono ritrovare misure e movimenti, Callejon e Mertens in un paio di situazioni non si intendono e non se le mandano a dire. 

TENTATIVO MEDEL - In apertura di ripresa, il Napoli torna in campo più determinato. Serve però maggiore qualità e al 59' Sarri fa entrare Hamsik al posto di Allan. Sei minuti più tardi, altra sostituzione, stavolta obbligata: David Lopez rimedia una gomitata involontaria allo zigomo da Perisic ed è costretto a lasciare spazio a Jorginho. C'è anche l'Inter: su un cross dalla sinistra, Medel tenta un difficile tiro al volo che non finisce molto oltre la traversa.

SCOSSA HIGUAIN - Sarri gioca anche la carta Higuain al 72', l'ultima sostituzione disponibile: il boato del San Paolo accompagna l'ingresso in campo del centravanti autore di 20 gol in campionato quest'anno, che sostituisce Gabbiadini.

CINICA INTER - L'Inter però concede poco e punisce il Napoli al secondo tiro in porta della partita. Jovetic, in ombra per tutta la gara, guida una rapida ripartenza e, prima di entrare in area di rigore, calcia di interno destro: Reina, coperto da Koulibaly, è immobile. Nei minuti finali, la squadra azzurra tenta una reazione, ma non è lucida. Mertens impegna Handanovic prima di rimediare il secondo giallo per simulazione: il contatto in area con Miranda è leggero, l'esterno belga accentua la caduta e l'arbitro Valeri lo sanziona. Gli uomini di Sarri si sbilanciano e l'Inter chiude il conto con Ljajic, in contropiede, nei minuti di recupero. Saltano i nervi, Mancini discute con il quarto uomo poi con il collega del Napoli, volano insulti e i due arrivano quasi alle mani.

 Finisce 2-0, l'Inter è in semifinale contro la vincente di Lazio-Juventus. Il San Paolo comunque saluta la squadra cantando il coro "un giorno all'improvviso", diventato ormai l'inno di questa stagione: c'è un sogno scudetto da continuare a rincorrere.

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