ROMA - La finale di Coppa Italia è alle porte, con Lazio e Juventus pronte a darsi battaglia domani sera allo stadio Olimpico di Roma. Chiellini, alla vigilia del match, è intervenuto in conferenza stampa: «Ci teniamo tanto a vincerla, sono anni che non succede ed io l'ho anche persa una volta. Il nostro pensiero, al di là, della stagione è solo quello di vincere». A chi gli chiedeva se il Triplete fosse possibile, il difensore bianconero ha affermato: «Ci vuole tempo per parlarne. La nostra forza è stata quella di pensare passo dopo passo».
ITALIANE IN EUROPA – Analizzando il percorso europeo dei club italiani, Chiellini afferma: «È un peccato che Napoli e Fiorentina non siano riusciti ad arrivare in finale di Europa League. Ora dobbiamo dare continuità come totalità del calcio. Sono convinto che, con l'aiuto di tutti, l'anno prossimo possiamo ribaltare le gerarchie e riconquistare il quarto posto in Champions League per le nostre squadre».
GLI SFORZI – Sui continui successi della Juventus, Chiellini ha le idee chiare: «Sono quattro anni che vinciamo in Italia, ma sono stato anche sei anni senza vincere niente. Non è facile. Dall'esterno sembra più semplice, ma in questa stagione, per arrivare all'obiettivo finale, abbiamo dovuto ottenere il massimo da noi stessi. L'importante è che la voglia di vincere non manchi».
«La voglia di vincere nasce vincendo»
FELIPE ANDERSON – Domani sera Chiellini si troverà davanti un pericolo come Felipe Anderson: «Come Neymar o Ronaldo? No, credo possa cominciare ad essere chiamato come Felipe Anderson e basta. E' cresciuto esponenzialmente ed ha fatto vedere delle doti incredibili. E’ un giocatore straordinario e non solo una promessa. Mi auguro che domani non stia bene. E' l'emblema del campionato che ha fatto la Lazio. Su Candreva, Klose e Biglia ci saremmo aspettati un rendimento così, ma per il brasiliano è stata una esplosione importante».
IL BARCELLONA – Nonostate una finale di Champions League in cassaforte, Chiellini non si distrae dall’obiettivo Coppa Italia: « Noi pensiamo solo a domani sera ed ai pericoli della Lazio. Per il Barça vedremo più avanti. Suarez? Non ho rancore, marcherò lui come ho fatto con Benzema o Ronaldo. Non c'è niente di diverso. L’unica cosa di cui ero dispiaciuto in Brasile, era l’esclusione dal Mondiale».
«Dalla b a Berlino, dopo tanta sofferenza è giusto»
DALLA B ALLA CHAMPIONS – Chiellini., in fine, ha tirato fuori il suo lato romantico, parlando di come si sia passati dalla Serie B alla finale di Champions League: «E' motivo di orgoglio dopo tutto quello che ho vissuto alla Juve, ne parlavamo con Buffon e Marchisio. Ne abbiamo passate tante ed è anche bello e giusto che possiamo goderci una partita del genere. Mi ricordo Rimini e Frosinone, ora giocarci questa coppa ci da uno stimolo in più».
LA VOGLIA – Parlando degli stimoli continui trovati dalla Juventus, Chiellini dice: «Io credo che un po’ nell'ambiente ci sia la voglia di vincere tutto. E’ una cosa che si crea vincendo, finche non vinci non riesci a percepire queste soddisfazioni. E' una cosa che ti viene dentro. Siamo riusciti a spronarci e a non sedersi sulle vittorie. Credo che questo sia più un discorso umano che tecnico».