L'incubo Ronaldo torna a far vivere i fantasmi all'Atletico, anche con la maglia della Juve. Tripletta di un fenomeno assoluto e impresa compiuta. La Juve vola ai quarti con una rimonta che sembrava impossibile e continua a sognare la Champions con il campione che ne ha alzate già cinque. Simeone dopo il gestaccio al Wanda Metropolitano, esce dallo Stadium sconfitto e a testa bassa. Non solo Ronaldo però: tutta la Juve ha giocato una partita pazzesca dall'inizio alla fine. È stata una notte da leoni. Oblak non subiva gol da cinque gare consecutive: questa sera ne ha presi tre. I bianconeri hanno riscritto la storia: mai avevano superato il turno dopo una sconfitta per 2-0 all'andata. Questa volta l'hanno fatto con una partita dominata dall'inizio alla fine e stravinta sotto tutti gli aspetti.
SPINAZZOLA - Senza Barzagli, De Sciglio, Khedira e Douglas Costa, Allegri sceglie il 4-3-3 lanciando Spinazzola, al debutto in Champions sulla fascia sinistra. In attacco il tridente è formato da Bernardeschi, Mandzukic e Ronaldo. A centrocampo Emre Can, Pjanic e Matuidi. Simeone risponde con il 4-4-1-1 che vede l'ex bianconero Morata in attacco con Griezmann. Diego Costa è fuori per squalifica. In difesa c'è Godin, che ha recuperato.
CHE PARTENZA! - La Juve parte all'arrembaggio, come da programma e schiaccia subito l'Atletico. Al 3' Godin compie il primo intervento per liberare l'area. Un minuto dopo Chiellini fa esplodere l'Allianz Stadium, ma l'arbitro annulla per un fallo di Ronaldo su Oblak. La partenza comunque è praticamente perfetta, con la Juve che mette subito l'Atletico alle corde. Sulla sinistra Spinazzola, che non sente il peso del debutto, spinge molto e spesso arriva al cross. La Juve attacca soprattutto da quel lato. L'Atletico si affaccia dalle parti di Szczesny solo al 21' con un destro da fuori di Koke che esce sul fondo. Al 28' Ronaldo sale in cielo su cross perfetto di Bernardeschi, sovrastando Juanfran, e questa volta è tutto buono. I bianconeri non rallentano e continuano a dominare: al 33' Bernardeschi si traveste da CR7, inventandosi una rovesciata che però non inquadra la porta. La squadra di Simeone prova in qualche modo ad arginare l'impeto dei bianconeri facendo possesso palla, cercando di spezzare il ritmo. Al 42' altro stacco pazzesco di Ronaldo su cross di Spinazzola, ma la palla esce di poco. Poi ancora Bernardeschi e Chiellini fanno paura ai Colchoneros. L'unico vero brivido allo Stadium lo fa venire l'ex Morata nel recupero, con un colpo di testa che finisce di poco alto sopra la traversa.
RONALDO SHOW: TRIPLETTA - Nella ripresa la Juve riparte a tutta velocità. Al 49' Ronaldo trova il raddoppio con l'ennesimo stacco straordinario, in mezzo a tutta la difesa dell'Atletico. Oblak in tuffo ci arriva ma la goal-line technology indica che la palla ha oltrepassato la linea. Stadium impazzito e situazione di parità. L'Atletico non riesce a reagire e al 57' Simeone compie la prima mossa: dentro Correa fuori Lemar, con Koke che si sposta a sinistra. Al 62' proprio Correa prova a scuotere i suoi con un destro dal limite che finisce fuori. Allegri al 66' manda in campo Dybala al posto di Spinazzola, che esce tra gli applausi. Al 73' Ronaldo si prende un'altra punizione, ma questa volta la lascia a Pjanic: sul cross pennellato in area Mandzukic non trova l'impatto giusto per un soffio da ottima posizione. All'80' entra Kean al posto di Mandzukic, che per tutto il secondo tempo ha lottato anche con un problema alla coscia. Nemmeno due minuti, e in contropiede il giovane attaccante ha l'occasione per completare l'impresa, ma chiude troppo l'angolo e la palla finisce di poco al lato. All'85' Bernardeschi va via di forza a Correa e va giù dopo un contatto in area: è rigore. Ronaldo si prende il pallone e spiazza con estrema freddezza Oblak. È la tripletta di un fenomeno che manda in delirio lo Stadium e fa piangere di gioia Georgina in tribuna. Il finale è sofferenza pura: ma la Juve è compatta e non rischia mai. L'Atletico si deve arrendere.