OPORTO (PORTOGALLO) - Un euro ai migranti e ai rifugiati per ogni biglietto di Champions League venduto. È l’ottima idea balenata al mitico presidente del Porto, Jorge Nuno Pinto da Costa. Il numero uno dei Dragões, oltre ad essere il re indiscusso del continente in fatto di plusvalenze, è anche un uomo generoso, sensibile ai drammi di questi tempi. Di qui l’intuizione, prontamente girata all’Uefa, attraverso una lettera aperta.
LA PROPOSTA - “Caro Michel Platini, la famiglia del calcio si è sempre distinta per una lunga tradizione di solidarietà e responsabilità sociale”, l’esordio della missiva. “È impossibile chiudere gli occhi dinnanzi al dramma dei migranti e dei rifugiati che tentano di entrare nei confini europei in questi giorni”. Dopo le premesse, arriva la proposta. “Il Porto, attraverso l’Uefa, propone agli altri 31 club impegnati nella fase a gironi della Champions di unire gli sforzi e devolvere un euro per ogni biglietto venduto delle prime due giornate del torneo”. In questo modo, ciascuna partecipante avrà la possibilità di contribuire all’iniziativa, versando la sua quota relativa alla prima gara disputata tra le mura amiche. A nobilitare ulteriormente il gesto di Pinto da Costa, la partita da sold out che il suo club destinerà alla raccolta fondi. “Il FC Porto parteciperà, il prossimo 29 settembre, quando ospiterà il Chelsea”. Difficile che rimanga solo un sediolino libero in occasione del ritorno al Do Dragão del figliol prodigo José Mourinho. Dopo aver ricordato altre campagne sostenute dall’Uefa in precedenza, ad iniziare dalla celebre «No al Razzismo», il dirigente portoghese si congeda con contagioso entusiasmo. “Giochiamo per i migranti!”.