Calcioscommesse, chiesto rinvio a giudizio per Conte

La Procura di Cremona ha chiesto il processo per il commissario tecnico della Nazionale e altri 103 indagati nell'inchiesta, tra cui Mauri e Signori
Calcioscommesse, chiesto rinvio a giudizio per Conte© ANSA
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CREMONA - La Procura di Cremona ha chiesto il rinvio a giudizio per 104 indagati nell'inchiesta sul Calcioscommesse. Tra questi anche il ct della Nazionale Antonio Conte con l'accusa di frode sportiva in relazione solo alla partita AlbinoLeffe-Siena. Per quanto riguarda Novara-Siena il procuratore Roberto Di Martino ha chiesto l'archiviazione, così come per l'originaria accusa di associazione a delinquere. Nella richiesta di rinvio a giudizio del ct si fa riferimento a degli accordi sottoscritti tra allenatori Federcalcio in cui è previsto che l'allenatore debba "salvaguardare la condotta morale dei calciatori". Accusa che rimane per Cristiano Doni, Beppe Signori ed altri. Per altri dieci indagati, per lo più stranieri, la richiesta interverrà tra alcuni giorni.

ANCHE COLANTUONO - Il procuratore di Cremona Roberto di Martino ha chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di frode sportiva anche per l'ex tecnico dell'Atalanta Stefano Colantuono. Al tecnico è contestata la presunta combine di Crotone-Atalanta del 2012.

«CONTE VIOLO' GLI OBBLIGHI DELL'ALLENATORE» -  Nella richiesta di rinvio a giudizio del ct della nazionale, Antonio Conte, si fa riferimento a degli accordi sottoscritti tra allenatori Federcalcio in cui è previsto che l'allenatore debba "salvaguardare la condotta morale dei calciatori". Obbligo dell'allenatore è anche quello di sorvegliare affinchè i calciatori mantengano "una condotta consona ai principi di lealtà e probità". La partita contestata nella richiesta di rinvio a giudizio è Albino Leffe-Siena, mentre è stata chiesta l'archiviazione per l'incontro Novara-Siena.

LA REAZIONE DI CONTE - "Amareggiato" per una richiesta di rinvio a giudizio 'annunciatà da giorni ma determinato ora a continuare nel suo lavoro da ct, in attesa degli sviluppi della sua vicenda processuale: è questo lo stato d'animo di Antonio Conte, secondo fonti a lui vicine. Conte non ha ancora ricevuto formale comunicazione della richiesta di rinvio a giudizio del Pm di Cremona. All'amarezza manifestata nelle ultime uscite pubbliche - fa notare chi lo ha sentito - si aggiunge oggi quella per essere stato archiviato per la gara Novara-Siena, quella che sembrava il fulcro di 4 anni da indagato, e ritenuto da giudizio per la partita con l'AlbinoLeffe in virtù di un presunto mancato intervento per impedire la combine. Gli avvocati di Conte valuteranno gli atti per studiare la strategia, Conte proseguirà nel suo lavoro da ct in attesa degli sviluppi processuali. Nelle ultime dichiarazioni il tecnico della nazionale ha smentito di aver pensato a dimissioni, ma ha anche chiarito di ritenere un problema l'eventuale protrarsi dell'iter processuale in concomitanza con euro 2016, in programma il prossimo giugno in Francia. Una considerazione che rimane valida tuttora.

GLI AVVOCATI DI CONTE -  I legali di Antonio Conte si dicono "molto perplessi e stupiti" da quello che definiscono "un cambio di impostazione dell'ultimissima ora". Il riferimento è alla richiesta di rinvio a giudizio del Ct nell'inchiesta sul Calcioscommesse solo per Albinoleffe-Siena. "La responsabilità sarebbe relativa, non a condotte attive legate al mondo delle scommesse, ma alla violazione di generici obblighi derivanti da un contratto collettivo tra allenatori e Figc, di cui mai si era parlato in questi quattro anni di inchiesta". Mai si n'era parlato, aggiungono i difensori di Conte, Francesco Arata e Leonardo Cammarata, "neppure nel recente avviso di conclusione delle indagini. Siamo molto perplessi e stupiti da questo cambio di impostazione dell'ultimissima ora e rammaricati del fatto che questa ulteriore elaborazione giuridica costringerà, dopo quattro anni di esposizione mediatica negativa, ad attendere ancora alcuni mesi prima di vedere finalmente riconosciuta la verità". 

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