GENOVA - Il suo motto se lo è tatuato sull’avambraccio destro: «Credo nei miei sogni». Lo ha fatto scrivere quando aveva 12 anni, Cristian Romero, il difensore centrale del Genoa che la Juventus ha già prenotato per la prossima stagione. «Un mio amico ha la stessa frase in inglese, mentre io l’ho voluta in italiano. Perché in italiano? Forse era destino...». Il destino la scorsa estate ha portato il “Cuti” a Genova e tra qualche mese lo farà trasferire ancora, stavolta a Torino, alla corte della Juventus che cerca ricambi visto che la BBC avverte il passare del tempo. «Ora penso solo al Genoa. A fine stagione si vedrà» ha detto gettando lo sguardo verso il mare e facendosi riscaldare dal sole di una giornata che di invernale aveva poco. Il futuro per lui è la partita di domenica contro il Frosinone, ma questo ventenne di Cordoba, che si è trasformato nell’ennesimo affare d’oro del presidente Preziosi e dei suoi collaboratori, ha le idee molto chiare e nessuna intenzione di smettere di... credere nei suoi sogni.
Romero, qual è il prossimo sogno?
«Da ragazzo volevo diventare un calciatore professionista e ci sono riuscito. Adesso sogno di giocare in Champions League in uno dei 4 club più importanti al mondo: la Juventus, il Real Madrid, il Barcellona o il Manchester United. E poi di far parte della Seleccion argentina, anche se so che è difficile perché lì c’è Otamendi, uno dei migliori al mondo».
Il sogno della Juventus si avvererà visto che il club bianconero l’ha già “prenotata”...
«Non lo so... Io non mi occupo di mercato e il mio primo pensiero è il Genova. Al termine del campionato mancano tante partite e voglio continuare a giocare così, poi parlerò con dirigenti e con il mio agente».
Per la Juventus si sente pronto o preferirebbe restare un altro anno in rossoblù a fare esperienza?
«Il mio rappresentante mi darà una mano a prendere la miglior decisione. Io voglio giocare, crescere e migliorare. Qui al Genoa sto bene».
Intanto Preziosi le ha rinnovato il contratto premiandola per il suo rendimento.
«Sono felice di questo rinnovo che è una dimostrazione di grande fiducia e adesso sta a me confermarmi sul campo. Rinnovo a parte, qua mi hanno trattato bene fin dal primo giorno: mi hanno voluto, curato e dato tante dimostrazioni d’affetto».
Il suo esordio in Serie A lo ha fatto contro la Juventus. Evidentemente quella squadra è nel suo destino...
«Mi ricordo la settimana prima dell’incontro: Juric mi aveva provato titolare, ma mi disse che non ero pronto per scendere in campo dall’inizio. Lo fece perché non voleva che l’emozione e la tensione mi consumassero, ma quando annunciò la formazione titolare, c’ero. Fu un’emozione fortissima: in testa mi iniziarono a passare mille cose ed ero davvero felice».
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